Ticino
Processo sindacalisti Unia, l'accusa: "Un'azione sproporzionata"
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 giorni fa
I legali hanno preso la parola nel pomeriggio. La difesa: "I sindacati hanno difeso con rispetto i lavoratori". L'ultima dichiarazione è toccata a Gargantini: "Difendiamo la libertà sindacale".

"Un’azione sproporzionata e illegittima”. Così è stato definito dal legale Edy Salmina l’episodio di protesta contro il Municipio di Paradiso. Un'azione non giustificata per la posta in gioco: il licenziamento di un dipendente e la denuncia di un clima sotto pressione. “Bloccare la squadra esterna intralciando l’attività comunale è una prima storica, un sequestro d’attività”, ha detto, puntualizzando: “Il Municipio si è sempre mostrato aperto a discutere”. Una trentina gli scambi per corrispondenza citati come prova. “Le parti non erano d’accordo, ma l’Esecutivo ha sempre riconosciuto il sindacato come interlocutore”, ha ribadito più volte Salmina, che si batte per la conferma dei decreti d’accusa con le rispettive pene pecuniarie. A suo dire, inoltre, non tutti i dipendenti erano d’accordo con lo sciopero.

La difesa: "Increduli e stupiti"

Ha poi preso la parola la difesa, la quale chiede invece l’assoluzione dei suoi assistiti. “Esprimo incredulità e stupore verso il decreto”, ha esordito l’avvocato difensore Davide Ceroni, che ha contestato l’ipotesi di reato di coazione. “Siamo qui perché i sindacati hanno difeso con forza, ma con rispetto, i lavoratori, tanto più nei confronti di un ente pubblico”. Ceroni ha anche denunciato la cancellazione della videoregistrazione. “Inconsistente l’accusa dell’interruzione dei servizi comunali”, ha continuato, puntando il dito contro l’atteggiamento del Municipio che quel giorno aveva rifiutato un colloquio con i sindacalisti. “Un’azione, quella di Pambio-Noranco, legittimata in nome della libertà sindacale. È evidente che i dipendenti fossero sotto pressione”, ha detto Ceroni, ricordando che il Municipio fu anche bacchettato dal Consiglio di Stato per il licenziamento di un lavoratore, in seguito annullato.

Gargantini: "Difendiamo la libertà sindacale"

L’ultima parola ai sindacalisti: “Siamo fieri di essere qui anche per difendere i lavoratori che ci hanno sollecitato”, ha detto Gargantini. “Oggi difendiamo la libertà sindacale e il diritto che loro possano difendersi”.