Giustizia
Procura ticinese sommersa dagli incarti
©Gabriele Putzu
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Redazione
9 mesi fa
Secondo il procuratore generale Andrea Pagani, alcuni procedimenti penali di particolare complessità faticano talvolta ad avanzare.

Con l’acqua alla gola”, così il procuratore generale Andrea Pagani ha definito alla Rsi, a margine dell’incontro avuto ieri con la Commissione giustizia e diritti del Gran Consiglio, l’attuale situazione della Procura ticinese. Il motivo? Una quantità di incarti mai vista prima: nel 2023 i fascicoli aperti sono stati 14'700 per il Ministero pubblico e 1'426 per la Magistratura dei minorenni. Si tratta di numeri record.

Le criticità

Secondo il procuratore generale, a causa della situazione sopracitata, alcuni procedimenti penali di particolare complessità faticano talvolta ad avanzare e capita di doversi muovere attribuendo delle priorità. Un sostegno in tal senso, secondo Pagani, potrebbe venire dal reinserimento del ruolo del sostituto procuratore all’interno del Ministero pubblico.

I pp da sostituire

Altro aspetto importante concerne la nomina dei due nuovi procuratori che prenderanno il posto di Marisa Alfier e Pamela Pederetti. A tal proposito, Pagani ha chiesto al Parlamento di essere celere nella sua selezione. Daria Lepori, presidente della Commissione giustizia e diritti, ha fatto sapere che negli scorsi giorni è arrivata la lista dei candidati ritenuti idonei. Il Gran Consiglio ne parlerà nella sua seduta di aprile.

 

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