Chi è il turista che viene in Ticino? Dove dorme? Quanto rimane? E soprattutto: cosa viene a fare? Quali sono i luoghi che visita? Il progetto "Digital Destination Evolution System", abbreviato nell'acronimo "DESy", raccoglie e analizza questi dati per elaborare campagne promozionali personalizzate, seguendo le preferenze del turista. Quello della raccolta dei dati personali è certamente uno dei grandi temi della nostra epoca, segnata dalla digitalizzazione. Quando se ne parla, solitamente l'accezione è negativa. Puya Jazayeri, che in seno a Ticino Turismo è responsabile del progetto, vuole però tranquillizzare: "Ovviamente non trattiamo dati sensibili. Qui si parla di turisti che, spuntando una casella, danno il loro consenso alla fornitura di queste informazioni e a ricevere nostri messaggi promozionali. In oltre, in ogni momento possono ritirarsi".
Dal nome agli interessi
Ieri al campus Usi-Supsi di Lugano è stato presentato il bilancio dei quattro anni del progetto DESy. I dati sulle scelte dei turisti che visitano il nostro territorio possono anche essere raccolti con metodi insoliti. "Una delle nostre campagne promozionali riguarda i colori del Ticino. In questo contesto abbiamo sviluppato un memory online, a cui segue la compilazione di un piccolo formulario in cui si chiedono al potenziale turista alcuni semplici dati, come nome, cognome e indirizzo e-mail, ma anche se intende viaggiare da solo, in famiglia o con amici e quali siano i suoi interessi. In base a queste informazioni, gli inviamo una newsletter personalizzata con alcuni suggerimenti per arricchire la sua esperienza in Ticino".
Confrontare occupazione e prezzi
Per i suoi promotori, la raccolta dati di DESy può essere utile anche per chi nel turismo ci lavora. Con il progetto, sostenuto anche dal Dipartimento finanze ed economia, oltre 50 hotel ticinesi hanno avuto accesso alla piattaforma HBenchmark. Lo strumento che dà agli albergatori un’istantanea dell’occupazione degli hotel concorrenti e dei prezzi applicati. "In ogni momento, il singolo albergatore può tenere sottocchio il livello delle prenotazioni nella sua regione, per esempio nel periodo pasquale o in estate", ci spiega Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo. "In questo modo può pure confrontare i suoi prezzi con quelli dei suoi concorrenti".
Dati raccolti anche nell'Alto Piemonte
DESy è un progetto Interreg italo-svizzero, basato in Ticino e nella provincia piemontese del Verbano-Cusio-Ossola. Benché ieri in conferenza stampa fosse presente anche il presidente del Distretto turistico piemontese dei Laghi, a sottolineare l'unità che sarebbe presente nella regione turistica insubrica, i dati vengono raccolti separatamente sui due lati della frontiera. Inoltre, non vengono condivisi fra le organizzazioni turistiche dei due territori. "Con le leggi di protezione dei dati in Svizzera e nell'Ue - commenta Trotta - passare dati fra un Paese e un altro è molto complicato".
Un punto di partenza
DESy, che ha visto la collaborazione di Usi e Supsi, si è concluso in questi giorni, ma per i suoi promotori è solo l'inizio di un nuovo modo di fare marketing turistico. "DESy ha avviato un processo di trasformazione digitale", assicura Puya Jazayeri. "È un grande investimento per il futuro e queste piattaforme restano. Nuove iniziative di questo tipo potranno approfittare delle infrastrutture tecnologiche che abbiamo messo in piedi in questi anni". Angelo Trotta guarda ancora più in là: "La trasformazione digitale è un processo in atto, ma siamo ancora solo a un punto di partenza. Dobbiamo avere molti più dati per avere un marketing personalizzato davvero efficace e soprattutto fidelizzare i nostri ospiti".