Ticino
Protezione delle greggi dal lupo, più competenza al Cantone e meno contributi federali
©Chiara Zocchetti
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Redazione
10 giorni fa
Con la seconda revisione dell’ordinanza sulla caccia, il Cantone intende elaborare un piano d'emergenza generalizzato per quegli alpeggi non proteggibili.

Nell'ambito della seconda revisione dell'ordinanza sulla caccia (OCP), entrata in vigore il 1° febbraio 2025 e adottata dal Consiglio federale, continuerà a essere possibile regolare, a certe condizioni, i branchi di lupi in modo proattivo. Ma vengono introdotte altre novità, spiega oggi il Dipartimento del territorio (DT) in una nota.

Più competenze ai Cantoni e meno contributi federali

Ai Cantoni vengono in particolare attribuite maggiori competenze nell’ambito dell'organizzazione della protezione del bestiame. In particolare, potranno definire quali razze di cane potranno essere impiegate per la protezione delle greggi. Ad oggi sono soltanto due: il cane da pastore dei Pirenei e il maremmano abruzzese. “D’ora in poi i Cantoni potranno impiegare altri cani, che però dovranno dapprima passare un test di idoneità che verrà condotto a Berna”, ci spiega Gabriele Cozzi, collaboratore scientifico dell’Ufficio della caccia e della pesca. Altra novità riguarda la riduzione dei contributi federali, che passano dall’80% al 50% (per i risarcimenti a seguito di predazioni il contributo rimane invece invariato all’80%).

Si elabora un piano di emergenza per gli alpeggi non proteggibili

Con la recente modifica dell’OCP, inoltre, gli alpeggi non ragionevolmente proteggibili (ossia senza recinzioni elettrificate e cani da guardia) dovranno essere dotati di un “piano d’emergenza”, sottolinea il DT. Visto che il Ticino ha un territorio “geograficamente difficile” e molti alpeggi medio-piccoli non sono proteggibili, l’amministrazione cantonale, assieme alle associazioni agricole e di economia alpestre, sta sviluppando un “piano di emergenza” generalizzato a livello cantonale, che verrà sottoposto per approvazione all’Ufficio federale dell’ambiente. In sostanza, ci spiega ancora Cozzi, "ogni alpeggio deve avere un piano di emergenza, che stabilisce cosa fare quando c'è una predazione". Tra le misure previste lo scarico anticipato o la recinzione notturna. Tutte misure che dovranno essere discusse e approvate a Berna. Per quanto riguarda le tempistiche, "l'obiettivo è di poter elaborare e applicare il piano d'emergenza prima della stagione alpestre".

Altre novità con la modifica dell'OCP

La modifica dell'ordinanza prevede anche altri aspetti, tra cui: aiuti finanziari per la conservazione e il ripristino della funzionalità dei passaggi faunistici di importanza sovraregionale; alcuni cambiamenti sugli attrezzi ammessi per l’esercizio venatorio con lo stralcio del silenziatore dall’elenco dei mezzi ausiliari vietati (sarà ora compito dei Cantoni disciplinarne l’uso); l’abbandono futuro delle munizioni di piombo e il divieto di utilizzare dei droni per l’esercizio della caccia.