
Oltre 360 milioni di persone nel mondo, di cui 32 milioni di bambini, hanno una perdita d'udito che causa disabilità secondo l'Organizzazione mondiale della sanità. Questi danni, nella metà dei casi, sono prevenibili con vaccini (nei casi in cui la sordità è causata da infezioni) o evitando comportamenti a rischio. Questi comportamenti pericolosi non sono però un qualcosa di lontano e improbabile, bensì una minaccia tangibile e quotidiana. Le nostre orecchie sono costantemente esposte al rumore, basti pensare al traffico o ai tantissimi lavori che prevedono l’uso di macchinari che generano acuti o suoni molto potenti.
Croce e delizia per i nostri delicati apparati uditivi è ovviamente la musica. Essa rappresenta infatti una più che concreta minaccia per le nostre sensibili orecchie, sia che la si ascolti a volumi elevati con l'ausilio dei numerosi aggeggi elettronici presenti sul mercato e preposti (anche) alla riproduzione di file musicali, sia che ne si usufruisca in occasione di un concerto live. Non da ultimo c'è 'la serata in discoteca', un pericolo forse spesso sottovalutato, ma che ha attirato la nostra attenzione.
È il caso di alcuni ragazzi che, dopo una serata alla discoteca Le Cap di Lugano, hanno iniziato a soffrire di un persistente fischio alle orecchie che ha impiegato qualche settimana a svanire, non mancando ovviamente di infastidirli quotidianamente. Il disturbo, noto come 'acufene', è poi praticamente scomparso, pur restando però sempre pronto a riaffiorare in seguito, alla prima esposizione prolungata a suoni di volume discretamente alto.
Il direttore del locale ha respinto ogni responsabilità, riferendoci che "ci sono sempre stati dei regolari controlli e non riteniamo che si siano mai verificate situazioni illegali. Il cliente va soddisfatto, non è nell'interesse degli esercenti danneggiarlo" ha precisato.
Scegliere di passare una serata a ballare in un locale deve diventare motivo di timore o si può continuare a farlo spensierati? Alfio Moro, dall'Ufficio cantonale della Prevenzione dei Rumori, ci rassicura: "Da 28 anni lavoro in questo settore e non ho mai sentito di qualcuno che in Ticino abbia subito danni gravi all'udito in seguito a una serata in un locale o a una manifestazione. Qualche segnalazione e lamentela sì, ma nulla più." Ma quali sono le norme? "Dal 1996 vi è un'ordinanza federale che limita il livello sonoro orario ai 93 decibel, mentre il singolo picco massimo non può superare i 125 dB." Eppure secondo alcuni studi, oltre il limite di 115 dB l'orecchio potrebbe subire dei danni immediati e 125 dB è la soglia del dolore.
Come riferito da Moro, in occasione di manifestazioni o eventi particolari a volte Berna concede ai comuni e al Cantone l'autorizzazione per toccare anche i 96 o 100 dB. "In caso di violazioni emaniamo delle diffide, qualche volta è successo per eventi in esterno, ma non è mai successo nulla di grave e si presume che l'organizzatore rispetti sempre le normative, anche perché non avrebbe nulla di che guadagnarci." L'invito è quello di essere attenti al tema e di non sottovalutare alcuna situazione, munendosi eventualmente di tappi o badando a limitare l'esposizione al rumore. In caso di situazioni dubbie o problemi, l'Ufficio della Prevenzione dei Rumori è comunque sempre a disposizione.
OC
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