Gambarogno
Quando l'albergo tradizionale non basta più: un B&B diffuso immerso nel verde
Redazione
un anno fa
Hanno preso il via ieri a Piazzogna i lavori per l’Habitat Lago Maggiore: Un Bed & Breakfast diffuso immerso nella natura del Gambarogno. “Al turista l’albergo tradizionale non basta più”, spiega il consulente turistico Elia Frapolli che continua: “È con questi progetti che si supera la “meteo dipendenza”.

Dimenticatevi i classici hotel affacciati sul lago. Secondo gli esperti, il turismo passa sempre più da qui: cinque case circondate dal verde con ampia vista sul golfo. Un complesso dal nome Habitat Lago Maggiore che sorgerà a Piazzogna nel Gambarogno e nominato tra i migliori concetti alberghieri della Svizzera. Ne abbiamo parlato con Elia Frapolli, già direttore di Ticino Turismo e ora consulente, nonché promotore del progetto.

Soggiorni unici e immersi nella natura

“L’esigenza di poter soggiornare in alloggi unici, particolari e fuori dal comune è nata soprattutto dopo la pandemia di Covid-19”, ci spiega. “L’elemento della vicinanza con la natura, così come il silenzio e la tranquillità, diventa sempre più un elemento importante”. Cominciati ieri (mercoledì 15 maggio) sotto una pioggia battente, i lavori termineranno la prossima primavera, accendendo i riflettori su una regione dal grande potenziale, ma ancora frequentata quasi esclusivamente da svizzero tedeschi. “Il Gambarogno ha un fascino enorme, ha infatti la bellezza di affacciarsi direttamente sul lago”. Ma non solo: Frapolli ci ha infatti spiegato che “questa regione ha la particolarità di aver avuto uno sviluppo edilizio piuttosto contenuto, per cui ci sono ancora diversi nuclei molto particolari e belli – come Piazzogna – ma anche terreni ancora splendidi dove è possibile creare progetti rispettosi del territorio”.

Materiali locali per la costruzione

Un territorio a cui il progetto a firma dell’architetto Christian Rivola s’ispira, tanto nella forma quanto nei materiali. “Un progetto che coniuga perfettamente paesaggio e architettura, creando una composizione armonica col territorio, che dialoga costantemente e cerca un’interazione forte e radicata col luogo”. Rivola ha poi proseguito spiegando che i materiali sono piuttosto scontati: pietra e legno, “soluzioni di impiego di materiali locali, pensati e composti in una forma semplice che rimanda alle tradizioni”.

Tipo di soggiorno

E ad essere semplice e tranquillo, spiega il sindaco Gianluigi Della Santa, è il tipo di soggiorno cercato da chi sceglie il Gambarogno come meta. “Abbiamo diversi lidi e alpeggi, ma anche la capanna recentemente rinnovata. Questo progetto ha quindi quella filosofia che corrisponde al nostro modo di vedere l’ospitalità e il turismo”. Un turismo che forse ambirebbe a meno colonne sulle strade, così come a un maggior accesso al lago. “Diciamo che la conformazione del Gambarogno al lago ne rende particolarmente difficile l’accesso in alcune zone”, ci dice sempre il sindaco. “Abbiamo molte spiagge e diversi lidi, presto avremo il nodo intermodale a San Nazzaro, che collegherà battello-bus-treno. Quindi siamo facilmente raggiungibili”. Ma basteranno la bellezza del luogo e il progetto innovativo a rilanciare un turismo ancora troppo meteodipendente? Secondo Frapolli “è vero che il Ticino è sempre meteo dipendente, però se abbiamo prodotti di qualità è anche immaginabile leggersi un buon libro godendosi i panorami anche col brutto tempo. Ogni passo nella giusta direzione fa bene al nostro turismo”.