
"Sì, anch'io ho notato questo aumento, soprattutto nei mercati occasionali. Quelli fissi settimanali invece più o meno sono rimasti uguali". È quanto ci risponde un'artigiana, solita girare con i suoi prodotti tra un mercatino e l'altro della Svizzera italiana, quando le chiediamo se abbia visto un incremento delle tariffe per vendere la propria merce. I prezzi per affittare una bancarella nei mercatini locali sono infatti aumentati di anno in anno, ma non ovunque. Se la fiera di San Provino, dove incontriamo la nostra interlocutrice, o quella di San Martino presentano prezzi sostanzialmente stabili, in alcuni casi, la tassa per una semplice bancarella può anche superare i 55 franchi al giorno e raddoppiare in caso di eventi speciali.
Lettera per sensibilizzare
L'Associazione Artigiani del Ticino ha recentemente inviato una lettera a Comuni ed enti che organizzano questi appuntamenti. "Alcuni mercatini hanno aumentato le tariffe prima del Covid, poi dopo la pandemia tutti hanno aumentato. C'è chi lo ha fatto un anno, chi quello dopo", osserva a Ticinonews Roberto Barboni, presidente dell'Associazione. "Abbiamo avuto due casi che hanno destato un po' di preoccupazione, ovvero Locarno e Lugano". Secondo Barboni, gli incrementi decisi da queste due città sono stati "la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Abbiamo quindi contattato i Comuni, cercando di sensibilizzarli su questa tematica che per noi artigiani è abbastanza seria, come per gli ambulanti che vivono di mercato".
Lugano: "Prezzo non più riproponibile"
A Lugano il dito è puntato contro il mercato del 1° maggio, dove quest'anno verranno richiesti 108 franchi al giorno per affittare un gazebo contro i 50 franchi abituali. Da noi raggiunto, il capodicastero Eventi Roberto Badaracco definisce la tassa finora riscossa "un prezzo di favore, non più riproponibile dopo un'attenta analisi". A Locarno invece, stando a La Domenica, sono in corso delle trattative con la Città dopo che i prezzi per una bancarella sono stati aumentati da 30 a 45 franchi. "Quando uno chiede 50 franchi è già un prezzo caro", commenta Barboni. "Alla fine bisogna compararlo all'affitto di un ipotetico negozio: per 30 giorni, 50 franchi diventano 1'500, 100 franchi per 30 giorni sono 3'000. Ma non è un negozio con delle pareti e con dei servizi, è una porzione di suolo all'aperto. E qui entrano in gioco altri fattori, come il tempo meteorologico".
L'elemento meteo
Effettivamente, quando incontriamo Barboni alla fiera di Agno, la meteo decisamente poco clemente non sta attirando la folla delle grandi occasioni. Combinato al brutto tempo, l'aumento delle tasse per le bancarelle si fa sentire parecchio per chi si affida principalmente ai mercatini per vendere i propri prodotti. "L'anno scorso ne hanno annullati tanti per il brutto tempo", conclude una venditrice. "Questo incide molto".