
Un po’ meno soldi rispetto a quelli proposti dal Municipio, un po’ di più rispetto a quelli che la sinistra avrebbe voluto sganciare. Alla fine per l’ampliamento e le migliorie all’aeroporto di Agno è stata scelta la via di mezzo: ci saranno 14 milioni e mezzo di franchi a disposizione. Il Municipio ne voleva sborsare 17 milioni. E questo perché-– come ha spiegato il consigliere comunale PLR Roberto Badaracco – lo scalo è importante ma ora deve riscattersi. “Questa commissione crede nell’aeroporto e desidera sostenerlo - ha dichiarato Roberto Badaracco -. Ma chiede pure che questo si attivi e faccia di tutto per migliorare la sua attuale situazione finanziaria generale”. Per il capogruppo socialista Martino Rossi, relatore di minoranza, invece a Lugano Airport andavano dati soltanto, si fa per dire, 10 milioni di franchi. “Non vogliamo cattedrali nel deserto - ha sottolineato Rossi-. Non vogliamo qualcosa come quelle autostrade che non portano da nessuna parte, che si incontrano talvolta in Sicilia o in Calabria”. Poi è partita la discussione. La PPD Perucchi Borsa e l’UDC Mellini per sostenere l’idea dei 17 milioni, il leghista Paparelli per dire che per l’aeroporto bisognerebbe accendere un cero dal momento che va avanti a tentativi e poi la verde Jalkanen per dire che per lo scalo ticinese bastano e avanzano 10 milioni. “Alla fine - ha detto - quello che abbiamo è un piccolo e pittoresco scalo”. Definizione che non è andata giù al municipale Paolo Beltraminelli: “Con tutto il rispetto per la signora Jalkanen non mi sembra per nulla pittoresco, ma è il quarto aeroporto della Svizzera”. Per un voto di differenza il Consiglio comunale ha infine deciso per il credito di 14 milioni. SD
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