
“Al di là dei temi comuni, non mi sono mai riconosciuto nella vostra area”. Non ha usato mezzi termini il consigliere di Stato leghista Claudio Zali, nel corso della puntata de “La Domenica del Corriere” – in onda ieri sera su TeleTicino e condotta dal vicedirettore del Cdt Gianni Righinetti – nel commentare un’ipotetica alleanza Lega-UDC in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Alleanza che, come noto, non è ben vista dallo stesso Zali. “Ci sono cose che ci accomunano, ma anche tante che ci dividono”, ha aggiunto il direttore del DT, citando ad esempio “una maggiore attenzione verso la socialità da parte della Lega”.
Morisoli: “Occorre una collaborazione diretta a livello di Esecutivo”
“Con la Lega dobbiamo ancora confrontarci. Sarebbe meglio andare d’accordo per non disperdere questo patrimonio elettorale”, ha dichiarato dal canto suo il capogruppo democentrista in Gran Consiglio Sergio Morisoli, che non ha tuttavia risparmiato critiche per il fatto che le proposte del suo partito vengano respinte dall’Esecutivo. Esecutivo in cui è proprio la Lega ad avere la maggioranza relativa con due consiglieri di Stato. “Se vogliamo stare assieme, bisogna avere una collaborazione diretta a livello di Governo. Sarebbe meglio se ci fossimo anche noi, per espletare quello che a Zali non piace mentre, mentre a noi sì”.
I possibili scenari
Il tema di un possibile ingresso dell’UDC in Governo è dunque ancora attuale. Ma le due forze politiche riusciranno a trovare l’intesa per una lista unica? E se sì, quali nomi verranno proposti? Per Zali le possibilità sul tavolo sono due: riproporre la formula tre leghisti e due democentristi (opzione attuabile in caso di ricandidatura dello stesso Zali, che non ha ancora sciolto i dubbi in proposito), oppure “l’UDC cresce per raggiungere la quota necessaria per farcela con le sue sole forze”. Anche per il democentrista Piero Marchesi le strade percorribili sono solo due: “Fare una lista assieme con un accordo, oppure andare ognuno per la propria strada. Personalmente, ho sempre mirato a unire le forze”.
Piccaluga: “Sarà mia premura avere ancora due consiglieri di Stato leghisti”
A prescindere dallo scenario a cui si andrà incontro, il coordinatore della Lega Danele Piccaluga ha voluto chiarire alcuni punti centrali: anzitutto, “Zali non farà cadere l’accordo”, ha garantito. In secondo luogo, la vicenda dell’alleanza “sarà basata su una volontà reciproca per il bene dell’area. Ma sarà mia premura avere ancora due consiglieri di Stato leghisti eletti”.