Ticino
Raccapriccianti dettagli sull'omicidio di Brissago
Redazione
11 anni fa
I due presunti autori avrebbero infierito sul corpo della vittima, dopo averla uccisa. Poi hanno svaligiato il suo appartamento, per spendere i soldi in droga

Sono retroscena raccapriccianti quelli emersi ieri durante il primo faccia a faccia tra le due persone, un uomo e una donna, arrestate per l'omicidio di un 30enne, avvenuto il 3 ottobre scorso a Brissago.

Il giovane, ricordiamo, era stato rinvenuto carbonizzato nel suo appartamento. Inizialmente si erano ipotizzate cause accidentali per la sua morte, ma alcuni giorni dopo finirono in manette un 25enne e una 32enne, entrambi tossicodipendenti.

La donna ha nel frattempo ammesso la sua partecipazione nell'omicidio. L'uomo, invece, continua a negare ogni addebito. Ieri, come detto, i due si sono ritrovati per la prima volta uno di fronte all'altra, nell'ambito degli interrogatori condotti dal procuratore pubblico Paolo Bordoli.

E, secondo quanto riferito dalla RSI, sarebbero emersi diversi nuovi dettagli sull'accaduto. La 32enne ha raccontato che, dopo aver colpito il 30enne (lei con un coltello, lui con un pezzo di vetro e forse con una sedia) e averlo ucciso, l'uomo avrebbe ancora infierito con pugni e calci sul corpo ormai privo di vita. Anche infilandogli in bocca il collo di una bottiglia di plastica.

Subito dopo il delitto, è avvenuto il furto. I due tossicodipendenti hanno saccheggiato l'abitazione del 30enne, rubando numerosi oggetti, tra cui due tablet, un telefonino, una playstation, addirittura profumi e deodoranti. Parte della merce sarebbe stata rivenduta nei giorni seguenti per poter finanziare l'acquisto di droga. Infine, i due appiccarono il fuoco all'appartamento.

Ancora da chiarire lo stato di salute degli imputati al momento dei fatti. Il procuratore pubblico ha commissionato una perizia psichiatrica per entrambi, perizia che sarà effettuata da un esperto proveniente da fuori Cantone.

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