Società
Ragazzi del Burundi in campo con le maglie di squadre ticinesi. "Tutto merito della solidarietà"
L'Associazione "Amici Ticino per il Burundi" ha raccolto oltre 10'000 franchi nel 2024 per finanziare le diverse attività del Centre Jeunes Kamenge di Bujumbura. Il presidente Barzaghini: "Parte di questi soldi consentiranno di realizzare anche un progetto musicale".

10'500 franchi. È la cifra raccolta nel 2024 dall’Associazione “Amici Ticino per il Burundi” per sostenere il Centre Jeunes Kamenge della città di Bujumbura. Centro che propone attività e momenti formativi al fine di fornire ai ragazzi del posto conoscenze e competenze utili per trovare un’occupazione; lezioni di informatica, dattilografia, cucito, ma anche matematica, fisica, biologia e corsi di lingua. “Gli aiuti che noi inviamo vengono utilizzati per finanziare queste attività e siamo soddisfatti di quanto abbiamo ottenuto lo scorso anno”, spiega a Ticinonews Marco Barzaghini, presidente dell’associazione. “Parte di questi soldi serviranno ad esempio a pagare gli strumenti e il docente per un progetto musicale. Il 4 gennaio ha invece avuto luogo il concerto di inizio anno".

Attività e formazione

La struttura è importante anche per garantire ai ragazzi uno spazio dove poter stare insieme e socializzare, dedicandosi a varie occupazioni. In estate, ad esempio, “il Centro organizza dei campi durante i quali i giovani lavorano al mattino, costruendo mattoni per le case e pulendo i canali cittadini dalla sporcizia, e al pomeriggio ricevono una formazione su temi come l’alimentazione e l’ecologia”, aggiunge Barzaghini.

Aiuti in varie forme

I fondi per sostenere il centro provengono dalle donazioni dei soci dell’associazione, che sono circa un centinaio, e vengono raccolti anche tramite iniziative, mercatini, bancarelle e molto altro. Gli aiuti possono però assumere varie forme, non solo economiche. “A dicembre abbiamo donato ai ragazzi del materiale da calcio fornitoci da alcune società ticinesi. Adesso possono sfidarsi indossando le maglie dell'As Breganzona e dell’As Coldrerio. Trovo sia molto bello”. In passato ci sono stati vari progetti, tra cui “musica e unione”, con il quale è stata data la possibilità a giovani del Ticino e del Burundi di creare delle canzoni assieme. Inoltre “abbiamo contributo alla stampa del libro fotografico ‘in Burundi si vive’, realizzato da Matteo Taddei, che ha scattato foto e raccolto testimonianze sul posto”. Al momento invece “stiamo lavorando a un’iniziativa dedicata a ragazzi ticinesi, per sensibilizzarli su quanto siamo fortunati in Svizzera a poter contare su tanti servizi che invece in altri paesi mancano”.

Anche il volontariato

L’associazione offre anche la possibilità di recarsi come volontari in Africa. Una possibilità che nell’ultimo periodo si è scontrata con alcune difficoltà. “Fino a due anni fa vi erano alcune complicazioni legate ai visti, che andavano richiesti direttamente qui in Svizzera – rileva Barzaghini –. I tempi di attesa tendevano ad essere piuttosto lunghi”. Con il nuovo presidente burundese, invece, “è possibile ottenere i permessi direttamente in loco, semplificando l’intera procedura”.

Il viaggio da cui è nato tutto

L'Associazione “Amici Ticino per il Burundi” è nata ufficialmente nel 2007, ma l’idea di costituirla risale a due anni prima. “Nel 2005 ho visitato il paese assieme a un amico e a una coppia, i coniugi Petraglio, scoprendo così il Centro e la sua filosofia, che ci ha subito conquistati”. In seguito “abbiamo pensato che sarebbe stato bello sostenere una realtà simile. Il Burundi è uno Stato estremamente povero, ma siamo rimasti colpiti dalla forza di vivere e di resistere alle difficoltà dei suoi abitanti”. Maggiori informazioni sull’associazione sono reperibili sul sito Amtibu.org. “Ogni sostegno è prezioso per noi”, conclude Barzaghini.

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