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“Rally del Ticino, perché la volontà del Comune di Alto Malcantone non viene rispettata?”
Redazione
2 mesi fa
A chiederlo un atto parlamentare dei Verdi, secondo cui l'Esecutivo locale si sarebbe detto contrario al transito della gara sul proprio territorio.

Il 26° Rally del Ticino, in programma tra venerdì 27 settembre e sabato 28 settembre, è finito al centro di un’interrogazione dei deputati Verdi in Gran Consiglio. Il motivo? Secondo quanto scrivono i firmatari, l’autorizzazione per lo svolgimento della manifestazione sarebbe stata rilasciata dalla Sezione della circolazione malgrado uno dei Comuni interessati, Alto Malcantone, avesse negato il permesso a circolare sul proprio territorio. In passato, nella stessa situazione, “la gara era stata autorizzata fino al confine ovest del Comune. I concorrenti si spostavano poi fino al confine est, da dove ricominciava la corsa”, si legge nell’atto parlamentare.

La vicenda

Andiamo con ordine: il 27 maggio il Municipio di Alto Malcantone aveva espresso il proprio preavviso negativo attraverso risoluzione municipale. Le motivazioni dell’Esecutivo riguardavano il rischio di emulazione prima e dopo la manifestazione, il disturbo della quiete pubblica, la sicurezza stradale, l’inquinamento ambientale nei confronti della fauna e nessuna (o comunque minima) ricaduta economica. Il documento di autorizzazione afferma che in data 5 e 6 agosto la Sezione della circolazione ha chiesto di precisare le ragioni del diniego. Il Municipio avrebbe risposto che “preferisce non rilasciare informazioni relative al motivo della decisione”.

La risposta

Il 19 agosto l’Esecutivo ha prontamente replicato con la propria versione dei fatti, “sottolineando come di fatto alle richieste di precisazione avrebbe risposto con una conferma della propria decisione e considerando non necessarie ulteriori motivazioni, poiché già presentate a suo tempo per mezzo stampa”. Nel comunicato viene anche sottolineato come il Municipio fosse stato sollecitato a metà luglio dai piloti per ricevere conferma per le esercitazioni, nonostante il preavviso negativo. La metodologia e le tempistiche “darebbero l’impressione di una decisione già presa in precedenza, senza tenere conto del preavviso negativo del Comune espresso il 27 maggio”.

Le domande

Gli interroganti chiedono quindi perché non sia stato rispettato il volere del Municipio di Alto Malcantone, quale sia il margine di apprezzamento della Sezione della circolazione e, siccome le basi legali non sono state modificate recentemente, come si giustifica questa “prevaricazione del volere di un Municipio di tutelare i propri cittadini”. Viene inoltre chiesto per quale motivo, considerato il preavviso negativo, non sia stato escluso il territorio di Alto Malcantone dal percorso della manifestazione. Non solo: si domanda al Consiglio di Stato se consideri adeguati il procedimento e le tempistiche applicate dalla Sezione della circolazione e, nello specifico, perché una spiegazione sui motivi del “no” di Alto Malcantone non sia stata chiesta al momento della ricezione del preavviso municipale. “È corretto chiedere una presa di posizione 4 giorni prima del rilascio dell’autorizzazione?” Infine, il Governo ticinese “non crede che il rispetto dell’avviso delle autorità locali sia preponderante a meno di interessi superiori conclamati? O gli interessi degli organizzatori del Rally sono per il Consiglio di Stato considerati alla stregua di superiori?”