Ticino
Reclutare pompieri? 'Troppo difficile'
Redazione
16 anni fa
I due deputati Giorgio Galusero e Jvan Weber, per incentivare il reclutamento dei pompieri, chiedono facilitazioni al Governo

I corpi pompieri ticinesi sono confrontati con crescenti difficoltà nel reclutamento di nuovi militi che possano, una volta terminata la formazione di base, svolgere turni di picchetto nei giorni feriali. E la situazione è destinata, purtroppo, a peggiorare nel prossimo futuro. E' noto che quasi tutti i militi svolgono l’attività di modo volontario mentre sono impegnati professionalmente nei più svariati settori. E diversi di loro operano anche alle dipendenze delle amministrazioni comunali e in quella cantonale. La necessaria formazione continua determina però, annualmente, assenze dal lavoro per almeno una ventina di giorni. Infatti le tecniche d’intervento e la conoscenza dei sofisticati mezzi tecnici richiedono sempre maggior professionalità. Ed evidentemente queste assenze, sommate a quelle dei numerosi interventi, causano sovente incompatibilità con l’attività lavorativa primaria. Anche l’imposizione fiscale delle indennità percepite dai pompieri non favorisce la motivazione di un giovane ad intraprendere un’attività così meritoria, ma complessa e sovente anche pericolosa. Due deputati in Gran Consiglio, Giorgio Galusero ed Jvan Weber, vista la crescente difficoltà nel reclutamento dei pompieri, interrogano oggi il Consiglio di Stato per sapere se intende fare qualcosa. Da una parte chiedono di "esentare dall’imposizione fiscale il soldo percepito dai pompieri come deciso, recentemente, a livello di imposta federale". E dall'altra chiedono, nell’ambito della revisione della Legge sull’ordinamento degli impiegati dello Stato, di "aumentare le possibilità di congedo pagato per i militi che sono alle dipendenze dell’amministrazione cantonale".

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