Ticino
Riconfermati tutti i procuratori pubblici
Foto Gabriele Putzu
Foto Gabriele Putzu
Il Gran Consiglio ha deciso la nomina dei magistrati per il prossimo decennio: riconfermati anche i 5 bocciati dal CdM. Francesca Nicora al posto di Andrea Minesso

Dopo le polemiche degli scorsi mesi, alla fine il Gran Consiglio ticinese ha eletto i 20 procuratori pubblici che entreranno in carica il 1° gennaio prossimo. Tutti i 19 procuratori pubblici uscenti, compresi quelli sfiduciati dal Consiglio della Magistratura, sono stati eletti al primo scrutinio visto che hanno raggiunto la maggioranza assoluta (40 voti). In sostituzione di Andrea Minesso, l’unico che non ha sollecitato un nuovo mandato, è stata eletta Francesca Nicora (70 voti). Oltre a lei, sono stati riconfermati i seguenti procuratori pubblici: Andrea Maria Balerna (59 voti), Nicola Respini (64 voti), Arturo Garzoni (64 voti), Zaccaria Akbas (48 voti), Marisa Alfier (45 voti), Chiara Borelli (61 voti), Petra Canonica Alexakis (70 voti), Moreno Capella (72 voti), Pablo Fäh (67 voti), Anna Fumagalli (47), Daniele Galliano (68), Andrea Gianini (68), Francesca Lanz (47 voti), Margherita Lanzillo (46 voti), Claudio Luraschi (71 voti), Pamela Pedretti (51 voti), Raffaella Rigamonti (61 voti), Roberto Davide Ruggeri (57 voti), Valentina Tuoni (60 voti) e Franscesca Nicora 60 voti. I procuratori pubblici eletti rimarranno in carica fino al 31 dicembre 2030.

Un rinnovo turbolento
Il rinnovo del Ministero pubblico è stato decisamente turbolento. Infatti il Consiglio della magistratura, lo ricordiamo, aveva espresso un preavviso negativo per la rielezione di cinque procuratori pubblici. Si tratta di Zaccaria Akbas, Marisa Alfier, Anna Fumagalli, Francesca Lanz e Margherita Lanzillo. La Commissione giustizia e diritti, poi, ha invece lasciato tutti in lista, sia gli uscenti (19), che gli uscenti “bocciati”, che i nuovi candidati (8). La rosa dei candidati era quindi di 27 nominativi. Sempre oggi è stato anche rieletto il procuratore Andrea Pagani, confermato con 57 voti, 21 schede bianche e una nulla. La maggioranza assoluta necessaria era di 40.

La ristrutturazione del Ministero pubblico
Oggi il parlamento cantonale ha anche approvato la risoluzione della Commissione giustizia e diritti che chiede di analizzare una ristrutturazione del Ministero pubblico, proprio per evitare in futuro che si ripresentino problematiche simili e, in particolare, meglio definire i compiti di controllo e vigilanza sui procuratori pubblici, compiti attribuiti al Procuratore generale e al Consiglio della magistratura.

Votazione...con intoppo
La votazione odierna ha subito un rallentamento quando il presidente del Gran Consiglio Daniele Caverzasio ha richiamato le schede gialle. Alcuni deputati avevano infatti sbagliato a votare, ponendo per esempio più crocette del dovuto (20 quelle consentite). I granconsiglieri hanno quindi dovuto stracciare le schede, mentre ne sono state distribuite altre, cosa che ha sollevato qualche malumore in aula. “Non siamo all’asilo” ha esclamato il deputato MPS Matteo Pronzini, scocciato per l’accaduto.

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