Il Sindacato VPOD Ticino ha preso atto della consegna delle firme da parte dei promotori dell’iniziativa “STOP all’aumento dei dipendenti cantonali” ed esprime la sua "ferma opposizione" a questa proposta che, "sotto il pretesto di un presunto contenimento della spesa pubblica, rischia di compromettere la qualità dei servizi essenziali offerti alla popolazione e di mettere in discussione le condizioni di lavoro di migliaia di dipendenti pubblici", spiega in una nota odierna.
L'importanza del servizio pubblico
Secondo il sindacato l’iniziativa non tiene conto della complessità e dell’importanza del servizio pubblico in Ticino. "I dipendenti pubblici operano quotidianamente per garantire servizi indispensabili, dall’amministrazione alla sanità, dalla sicurezza alla gestione del territorio. Ridurre arbitrariamente il numero di collaboratori significa mettere a rischio la capacità del Cantone di rispondere ai bisogni dei cittadini, specialmente in un contesto di crescente complessità sociale ed economica. Limitare il personale amministrativo non è sinonimo di efficienza, ma di disservizi. Le persone che si rivolgono agli uffici cantonali per accedere a prestazioni sociali, richiedere permessi o ottenere informazioni rischiano tempi di attesa più lunghi e un servizio meno efficace. In particolare, le categorie più fragili della società potrebbero essere penalizzate da un indebolimento del servizio pubblico".
Le ricadute per i lavoratori
Per il VPOD la proposta di ridurre il personale dell’amministrazione cantonale colpirebbe direttamente i lavoratori, "aumentando il carico di lavoro per chi rimane, con inevitabili ricadute sulla loro salute e motivazione". Inoltre, "l’iniziativa ignora il ruolo economico dell’amministrazione pubblica, che rappresenta un datore di lavoro stabile e affidabile in un Cantone dove la precarietà occupazionale è una realtà per molti. In Ticino, un’amministrazione cantonale forte è indispensabile per affrontare le peculiarità del nostro territorio: salari mediamente più bassi rispetto ad altri cantoni, una lingua minoritaria come l’italiano e una posizione geografica unica che richiede competenze specifiche e servizi pubblici ben strutturati". Per garantire un servizio pubblico di qualità, è inoltre necessario investire nell’amministrazione pubblica, secondo il sindacato. "Questo include iniziative come la formazione continua del personale, per mantenerne alta la competenza e la motivazione, o la digitalizzazione, che può migliorare l’efficienza e ridurre i tempi di attesa per i cittadini".
Il sindacato annuncia battaglia
Il VPOD si impegnerà dunque con determinazione per contrastare questa iniziativa, mobilitando i lavoratori e sensibilizzando l’opinione pubblica sull’importanza di un servizio pubblico efficiente e ben dimensionato. "Chiediamo al Consiglio di Stato e alle forze politiche responsabili di rigettare una proposta controproducente", conclude il sindacato, invitando i cittadini a riflettere sulle conseguenze di una possibile approvazione di questa iniziativa.