
Da marzo, quando riprenderanno gli esami per la patente della moto, ci sarà un grosso cambiamento: l’esaminatore non sarà più un osservatore esterno, ma salirà sulla moto alle spalle dell’allievo conducente. Lo ha annunciato oggi il Dipartimento delle istituzioni. L’idea è di migliorare la qualità delle valutazioni per contrastare la recente tendenza all’aumento degli incidenti motociclistici. Finora gli esaminatori erano su un’auto che seguiva l’esaminando, più lontani dall’azione e quindi con meno possibilità di notare ogni dettaglio. In futuro, invece, sul sellino del passeggero potranno vedere ogni cosa, ma con l’allievo condivideranno anche eventuali pericoli. "Abbiamo scelto un pool di esperti che ha accettato questa prova, consapevoli anche di questo rischio", commenta Christian Cattaneo, capo Ufficio tecnico della Sezione della circolazione. "Prima di fare questo passo ci siamo però confrontati con altri cantoni", tiene a precisare Cattaneo. "L'esame è svolto in questa modalità in quasi una ventina di cantoni e ne sono tutti molto contenti".
Rischio contatti impropri?
Non solo alla sicurezza occorrerà però prestare attenzione. Tra gli aspetti delicati ci sarà anche un’inedita prossimità fisica tra allievo ed esperto. "La paura di toccare un allievo-conducente in maniera impropria è sicuramente comprensibile", concede Cattaneo, che però ricorda: "L'esperienza in altri cantoni ci dice però che casi di questo tipo sono inesistenti. Ci aspettiamo che anche in Ticino non sia diverso".
Sulla moto solo chi ha la patente A
Agli allievi conducenti non resta quindi che aspettare marzo. Nel frattempo, dovranno acquisire un po' di pratica con una moto abilitata al trasporto di due persone, fondamentale all'esame. Attenzione però: non tutti potranno salire a bordo di una moto guidata da un allievo conducente. "Se l'allievo ambisce a ottenere una licenza di categoria A, durante la scuola guida potrà portare un passeggero che già dispone della patente di categoria A", conclude Cattaneo.