Sette persone sono finite in manette a seguito della rissa scoppiata a Rivera dopo il derby dello scorso 11 ottobre. Arrestati, scrive la Rsi, sei maggiorenni e un minorenne, tutti domiciliati nel Luganese. Intanto gli accertamenti per chiarire la dinamica dei fatti continuano e al vaglio degli inquirenti c'è anche la posizione di altre persone. Le inchieste sono coordinate dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni e dalla magistratura dei minorenni.
Cosa è successo
Dopo il primo derby stagionale, tenutosi alla Gottardo Arena di Ambrì, una rissa è scoppiata a Rivera. "Non uno scontro tra tifoserie, bensì un’aggressione ad opera di un gruppo di persone incappucciate”, ci aveva raccontato una persona della zona informata sui fatti, spiegando come "una trentina di persone a volto coperto si sono presentate all’esterno di un locale e hanno aggredito un gruppetto di ragazzi, tra cui anche dei minorenni”. Gli aggressori erano però riusciti a scappare prima dell'arrivo della polizia.
I disordini alla Gottardo Arena
Ricordiamo che poco dopo il termine della partita, intorno alle 23, un ordigno pirotecnico lanciato dal settore ospiti è esploso, colpendo un veicolo pesante della Rsi, adibito alla produzione televisiva. L'esplosione ha causato danni materiali e ha provocato leggere lesioni a diverse persone. I servizi sanitari sono intervenuti prontamente per fornire assistenza. Per quanto accaduto il 25 ottobre è stato arrestato un 27enne residente del Luganese. Le ipotesi di reato nei sono confronti sono di esplosione, tentato omicidio intenzionale, tentate lesioni gravi, esposizione a pericolo della vita altrui, lesioni semplici, danneggiamento e contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti.