
Sono i numeri che, ancora una volta, parlano chiaro. – 0,9% nel primo trimestre, - 6,5% nel secondo, - 1,7% nel terzo e – 3% nel quarto. Il calo, al livello nazionale, si è fatto sentire: il settore della ristorazione nel 2016 ha perso 73milioni di franchi rispetto al 2015. Una situazione congiunturale difficile che si è riflessa anche in Ticino, confrontato con una diminuzione dell’indotto soprattutto a inizio e fine anno. Le cifre sono state commentate oggi a Lugano durante l’assemblea cantonale di Gastro Ticino. Fra le cause, ha sottolineato Massimo Suter, i prezzi d’importazione troppo elevati.
Un quadro preoccupante per il presidente di Gastro Ticino che oggi ha però voluto spezzare una lancia in favore di alcune iniziative innovative in ambito turistico, a partire dal Ticino Ticket. Uno strumento con potenziale, ma al cui sostentamento, ha spiegato Suter, dovrebbero partecipare economicamente anche i commercianti.
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Romano Bianchi
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