Leventina
Ritom, quel ponte che fa deragliare la nuova funicolare
© Fotogonnella
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Redazione
2 giorni fa
Lo stop al ponte tibetano mette in crisi l’intero rilancio dell’impianto centenario. Ora si cerca un piano alternativo, ma i margini sono stretti.

La nuova funicolare del Ritom, progettata per sostituire l’impianto storico del 1917 con una versione più moderna, veloce e capiente, non entrerà in funzione come previsto nella primavera 2025. A frenare il progetto sono due ricorsi presentati da associazioni ambientaliste, che contestano l’impatto ambientale del ponte tibetano previsto nel pacchetto di rilancio turistico. La passerella, lunga oltre 400 metri, doveva giustificare l’aumento della capacità della funicolare e rafforzare l’attrattiva dell’area.

Nessun sostegno finanziario cantonale

Come riportato da La Domenica (domenicale del CdT), il Cantone ha deciso di ritirare il proprio sostegno finanziario, essenziale per la realizzazione, proprio a causa dell’incertezza generata dai ricorsi. La zona coinvolta è inserita nell’Inventario federale dei paesaggi protetti ed è habitat di specie avifaunistiche prioritarie: elementi che impongono valutazioni ambientali più approfondite, secondo i ricorrenti. Il blocco dei finanziamenti mette ora a rischio l’intero progetto. Le autorità locali, in collaborazione con l’Ente regionale di sviluppo e il Dipartimento delle finanze e dell’economia, stanno valutando possibili soluzioni alternative. Tuttavia, in assenza di un elemento di rilancio significativo come il ponte, diventa difficile accedere a nuovi sussidi pubblici.

La storica cabina continua i suoi viaggi

Nel frattempo, la storica cabina rossa continuerà a operare anche nella stagione estiva 2025, nonostante le crescenti difficoltà legate all’età dell’impianto e alla reperibilità dei pezzi di ricambio. Il futuro della funicolare – utilizzata non solo dai turisti e dalla popolazione locale, ma anche per la manutenzione dell’impianto idroelettrico – resta dunque sospeso.