Riccardo Costantini da aprile è il nuovo sindaco di Rovio. Alle elezioni comunali dal 10 aprile, il più votato fu Kristjan Karaci (177 preferenze) della lista “Insieme per Rovio” che a poco più di una settimana dal voto annunciò però di rinunciare alla possibilità di diventare sindaco, lasciando così strada spianata all’esponente dei Verdi Riccardo Costantini, scelto da 175 votanti.
La sua candidatura non fu messa in discussione dai municipali eletti, “nell’ambito di uno spirito collaborativo e nell’interesse di un inizio celere delle attività di Municipio”. Il 2016 per Costantini è così ben presto diventato un anno sicuramente da ricordare, anche perché il 31enne poche settimane fa è convolato a nozze.
Quali le difficoltà a 100 giorni circa dall’entrata in funzione?“Innanzitutto per me si tratta di una realtà nuova. Non nuovissima, ma comunque non sono mai stato sindaco e nemmeno municipale. Sono stato consigliere comunale per otto anni e non ho molta esperienza.”
Non è da moltissimi anni in politica, gli anziani le hanno dato dei consigli oppure ha riscontrato dello scetticismo?“Scetticismo? No. Consigli ne sono arrivati, anche da tutta la popolazione. Per esempio c’è una “sciura” che ogni volta mi ferma, raccomandandomi di fare questo e quell’altro. Anche da parte dei giovani ho ricevuto molto sostegno.”
Cosa ha significato finora essere il primo sindaco verde del Ticino? Sente una certa responsabilità?“Più che responsabilità, ho ricevuto tanto sostegno dal partito cantonale e la disponibilità nell’aiutarmi e portare avanti iniziative verdi.”
Come mai pensa di essere l’unico sindaco verde in Ticino?“Rovio è sempre stato un comune con una maggioranza di sinistra, quindi la popolazione ha risposto ancora a questo orientamento politico. Ha scelto me magari perché sono giovane, ma tutti in Municipio lo sono, la popolazione forse ha optato per dell’aria nuova. Siamo l’Esecutivo con la media d’età più bassa del distretto.”
In questi primi mesi che sensazioni ha avuto sull’operato passato e quel che c’è da fare in futuro a Rovio?“Rovio ha avuto la sfortuna di non avere l’organico al completo, per molti anni abbiamo avuto difficoltà… pensiamo al contabile per esempio. Sono contento perché i nuovi assunti e tutto il personale dell’amministrazione sono persone molto ligie al lavoro, che si stanno dando un gran da fare a recuperare gli arretrati.”
Collaborate ancora col coordinatore inviato dal Cantone per risolvere l’intricata situazione finanziaria?“Secondo gli accordi doveva restare fino al 31 dicembre 2015, ma il precedente Municipio gli aveva dato un mandato fino alla fine di maggio 2016. Il nuovo municipio ha poi deciso di chiedergli collaborazioni solo su chiamata: nel caso in cui dovessimo avere delle difficoltà, potremo richiedere il suo aiuto. Non abbiamo ancora staccato la spina insomma, ma non l’abbiamo mai ricontattato per il momento.”
Il Consuntivo 2014 a giugno è stato infine approvato e ora... per il 2015 va meglio?“Me lo auguro! (ride) Attualmente il contabile sta facendo anche dei giorni di straordinario per chiudere entro questo mese i conti e presentare a settembre il consuntivo 2015. Ci stiamo adoperando per rispettare i termini di legge e insieme al 2015 è stato registrato già tutto il 2016 fino a oggi.”
Ha avuto modo di conoscere gli altri sindaci della Regione? Come si è trovato? L’hanno considerata bene?“Abbiamo al momento fatto solo una cena insieme, mi piacerebbe organizzare un incontro per approfondire certi temi tra tutti i comuni del distretto. Penso per esempio all’idea di una tassa sul sacco intercomunale...”
In attesa del piano cantonale delle aggregazioni, è immaginabile, a breve, uno scenario aggregativo con alcuni comuni limitrofi?“Discussioni concrete non ce ne sono allo stato attuale. Quello che prediligerei è che, se si deve fare un aggregazione, sia con altri piccoli comuni e non con una grande città. “
OC
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