Paradiso
Rubarono le pistole alla Polizia, "Pensavamo fossero da softair"
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Redazione
2 anni fa
È quanto avrebbero detto agli inquirenti i ragazzi che lo scorso 19 aprile entrarono all'ex Hotel Eden durante un'esercitazione della Polizia cantonale e rubarono alcune armi d'ordinanza.

"Pensavamo si trattasse di pistole da softair". E ancora: "Nessuno dei due spari partì intenzionalmente". È quanto avrebbero affermato agli inquirenti i ragazzi che il 19 aprile scorso entrarono abusivamente all'ex Hotel Eden di Paradiso si impossessarono di alcune armi d'ordinanza lasciate incustodite da alcuni agenti della Polizia cantonale impegnati in un'esercitazione. Lo riporta la Rsi, citando i nuovi dettagli emersi dall'inchiesta delle autorità. I giovani, a verbale, avrebbero anche ammesso di essere già entrati nella struttura, almeno in un paio di occasioni. Le ipotesi a carico dei minorenni vanno dalla violazione di domicilio all’esposizione a pericolo della vita altrui, dal danneggiamento all’infrazione alla legge federale sulle armi. Per quanto riguarda i responsabili dell'esercitazione, su di loro non sono ancora stati avviati procedimenti penali da parte del Ministero pubblico, ma è ancora in corso l'inchiesta amministrativa.

Il racconto

Negli spazi dell'ex Eden entrarono otto ragazzi e trovarono tre pistole in quello che un tempo era il bar della struttura. Una parte del gruppo scappò, mentre tre decisero di impossessarsi delle armi. Uno di loro sparò nel corridoio, un altro lo fece accidentalmente. In seguito decisero di uscire dallo stabile, ma tornarono subito indietro per disfarsi delle armi gettandole nel lago: su di esse erano presenti le loro impronte digitali. Dopo arrivò la Polizia, lo fecero perché l'esercitazione era finita, non perché avevano sentito gli spari. I proiettili dei due colpi partiti dalle armi impugnate dai giovani non sono ancora stati trovati.