Ticino
Salami ticinesi alla conquista della Russia
Salami ticinesi alla conquista della Russia
Salami ticinesi alla conquista della Russia
Redazione
9 anni fa
Dopo gli yogurt e i formaggi di Airolo, ora è la Rapelli a voler approfittare dell'embargo deciso da Putin

Una nuova azienda agroalimentare ticinese potrebbe presto iniziare ad esportare i suoi prodotti in Russia, approfittando dell'embargo che il premier Vladimir Putin ha messo su tutti i prodotti alimentari provenienti dall'Unione europea.

Si tratta, come riferisce oggi La Regione, della Rapelli di Stabio, che dopo un primo viaggio in Russia un anno fa sta ora lavorando all'omologazione dei suoi prosciutti e salami in vista dell'esportazione.

La prima, e finora unica, azienda agroalimentare ticinese ad esportare in Russia è stata la Agroval SA di Airolo, i cui yogurt e formaggi sono disponibili dall'ottobre scorso nei supermercati russi, dove stanno riscontrando un discreto successo.

Ora, grazie anche all'intermediazione della Camera di commercio e dell'industria del Canton Ticino (Cc-Ti), a yogurt e formaggi ticinesi potrebbero presto aggiungersi prosciutti e salami. E altri prodotti ancora: "Stiamo negoziando anche per il vino ticinese, il caffè, la gazzosa e pure il cioccolato, anche se è già presente sul mercato russo" spiega il direttore della Cc-Ti, Luca Albertoni.

"C'è una grande richiesta, alcuni importatori russi sono venuti a cercare prodotti in Svizzera proprio per la qualità elvetica" aggiunge la responsabile della International Desk della Cc-Ti, Chiara Crivelli. "Il marchio elvetico è un ottimo biglietto da visita a Mosca."

L'obiettivo è in ogni caso quello di entrare nel mercato russo e di rimanervi anche qualora dovesse essere tolto l'embargo. "Per questo la selezione di partner in Russia è importante, più sono seri meno rischi si corre" conclude Albertoni. 

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