Ticino
Salario minimo, luce verde dal Gran Consiglio all'ultimo scatto
© CdT/Gabriele Putzu
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Redazione
12 ore fa
Quella approvata oggi è l’ultima delle tre forchette previste dalla Legge sul salario minimo (LSM), entrata in vigore nel 2021. Lo stipendio minimo oscillerà dunque fra i 20 e i 20,50 franchi all’ora.

Con 79 voti favorevoli, un contrario e tre astenuti, il Gran Consiglio oggi ha detto "sì all’aumento di 25 centesimi del salario minimo. L’incremento entrerà in vigore dal 1 dicembre. Bocciati per contro tre emendamenti proposti da PS e Verdi e un emendamento proposto dall'MPS, i quali puntavano a ritoccare ancora più verso l'alto il salario minimo.

Approvata l'ultima forchetta

Ricordiamo che nei giorni scorsi la Commissione gestione e finanze aveva dato il suo via libera alla proposta del Governo. Il rapporto è stato firmato da tutti i partiti, ad eccezione dell’UDC, che l’aveva sottoscritto con riserva. Quella approvata oggi è l’ultima delle tre forchette previste dalla Legge sul salario minimo (LSM), entrata in vigore nel 2021. Lo stipendio minimo oscillerà dunque fra i 20 e i 20,50 franchi all’ora. 

Gli interventi

“Accettare questa proposta al ribasso sarebbe fare un passo indietro rispetto a quanto votato nel 2019 e negherebbe un salario minimo dignitoso alle lavoratrici e ai lavoratori", aveva dichiarato il deputato socialista Ivo Durisch durante la discussione. Nonostante questo, "abbiamo firmato e partecipato alla stesura del rapporto, perché già il fatto di essere arrivati fin qui, con una piena attestazione del valore del salario minimo per tutto il Cantone, per i lavoratori, per l’economia stessa, è una vittoria”. “Siamo sempre stati favorevoli alla contrattazione tra le parti sociali, economiche e sindacali. Qui il messaggio ha ottenuto l’adesione di entrambe le parti", ha affermato dal canto suo Matteo Quadranti (Plr). "Certo, che adesso il Gran Consiglio vada oltre a ciò a cui gli stessi sindacati hanno aderito, con il rischio di mettere il mondo economico in una situazione congiunturale di difficoltà, ci pare un po’ il famoso elefante in cristalleria”. Più incisivo l'intervento della democentrista Roberta Soldati: “Pretendere oggi di incrementare la soglia stabilita dal Governo e accolta nel rapporto commissionale, significa rifiutarsi di fare una seria analisi sull’impatto del salario minimo sui lavoratori residenti, preferendo invece limitarsi a fare un regalo di natale ai frontalieri per spuro spirito declamatorio".


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