Bellinzona
Saleggina, Zali replica a Martinetti: "Quanto detto richiede un'immediata smentita"
Redazione
un mese fa
Il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali prende posizione a seguito delle affermazioni di Glauco Martinetti, direttore generale dell'Eoc, sul futuro dell'ospedale alla Saleggina di Bellizona.

“Non abbiamo alternative: o rimaniamo in collina al San Giovanni o scendiamo alla Saleggina”. Così ieri si è espresso il direttore generale dell’Ente ospedaliero cantonale Glauco Martinetti, intervistato dal Corriere del Ticino sul futuro ospedale previsto alla Saleggina di Bellinzona. Lo scorso mese, ricordiamo, l'ufficio giuridico del Dipartimento del Territorio, aveva indicato in un rapporto dei dubbi sull’edificabilità del nosocomio su quel terreno. Rapporto che, dopo la valutazione, “abbiamo giudicato solido a livello giuridico. Non verrà dunque richiesta una controperizia”. Si cercherà invece una soluzione “che permetta la realizzazione del nuovo ospedale nel minor tempo possibile”, ha aggiunto Martinetti, precisando che l'Ospedale San Giovanni "tra una decina di anni non sarà più in grado di rispondere alle sollecitazioni cliniche di cui avremo necessità". Per l'edificazione della nuova struttura, le condizioni da rispettare indicate nel rapporto del Dipartimento del territorio è che vengano trasformati in non edificabili altri 99’241 metri quadrati attualmente edificabili nel comprensorio di Bellinzona. La seconda, è che l’iter di pianificazione venga gestito dal Cantone e che l’ospedale passi da regionale a cantonale.

"Le affermazioni di Martinetti richiedono un'immediata smentita"

Se ieri a parlare, come scritto, è stato il direttore generale dell'Eoc, oggi, sempre sulle pagine del Corriere del Ticino, è arrivata la replica di Claudio Zali, direttore del Dipartimento del Territorio. "Il Governo cantonale e i suoi rappresentanti sono da tempo abituati a vedersi attribuire la responsabilità di tutto quanto in questo paese non si svolga secondo le aspettative, ma ciò nonostante talune dichiarazioni di Glauco Martinetti, direttore generale dell'Eoc,  in merito ai problemi edificatori del comparto Saleggina, richiedono un’immediata smentita, prima che le imprecisioni assurgano a verità agli occhi dell’opinione pubblica", scrive il consigliere di Stato. 

"Per evitare fraintendimenti è bene conoscere tutti i dettagli di un dossier"

Ieri Martinetti ha affermato che l'Eoc "ha discusso per circa un decennio con il Dipartimento del territorio per individuare la soluzione della Saleggina e i dubbi, a questo punto la certezza, sulla non edificabilità, sono arrivati la scorsa fine estate con il rapporto interno del Dt". Affermazione che per Zali è "per almeno due motivi inesatta e fuorviante. Primo: non è vero che il terreno è inedificabile. Vero è invece che vi si potrà costruire un ospedale, o un altro oggetto di interesse pubblico preponderante, dopo una modifica del Piano regolatore di Bellinzona che preveda un contestuale compenso della superficie resa edificabile mediante il dezonamento di terreno oggi edificabile". Questo, precisa il consigliere di Stato, "non per volere del Dt o del Cantone ma per diritto federale". Inoltre, e qui si arriva al secondo motivo, "il Dt di questa situazione ha avvisato EOC non alla fine dell’estate del 2024, ma più di 10 anni prima, nell’aprile del 2014. All’epoca EOC era alla ricerca dell’ubicazione per un nuovo ospedale e in un proprio documento strategico, datato 22 luglio 2014, aveva individuato ed esaminato 7 possibili siti". Insomma, Zali, in conclusione della sua opinione, "riconosce al direttore dell'Eoc di non avere ricoperto tale ruolo nel 2014, ma per evitare fraintendimenti al riguardo di un dossier complesso e delicato, è bene conoscerlo in tutti i dettagli, anche quelli scomodi. Detto questo, l’invito è quello di guardare avanti e adoperarci insieme nella ricerca di soluzioni nell’interesse di un’opera strategica per il futuro della sanità ticinese".