Ticino
Scatta oggi il divieto di vendita di sigarette elettroniche ai minorenni
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Redazione
2 anni fa
Secondo il DSS, l’arrivo sul mercato di nuovi dispositivi, quali le e-cig e i prodotti a tabacco riscaldato, ha portato nuove abitudini e nuove credenze. “Svapare induce dipendenza come fumare".

Scatta oggi su tutto il territorio cantonale il divieto di vendita di sigarette elettroniche (e-cig) e prodotti simili - con o senza nicotina - ai minori di 18 anni. Lo svapo, al pari del fumo, sarà vietato anche negli spazi chiusi accessibili al pubblico. È la conseguenza di una decisione del Gran Consiglio, che lo scorso 13 febbraio ha approvato a larga maggioranza le modifiche della Legge sanitaria presentate nel messaggio governativo del 25 maggio 2022. Una decisione che equipara a tutti gli effetti le sigarette elettroniche e prodotti affini alle sigarette tradizionali. L’entrata in vigore delle nuove disposizioni segue anche la Giornata mondiale senza tabacco - indetta dall’Organizzazione mondiale della sanità e che cade il 31 maggio - che ha l’obiettivo di evidenziare gli effetti nocivi delle sigarette e di altri prodotti del tabacco sulla salute generale delle persone e delle comunità. A tal proposito il Dipartimento della socialità e sanità (DSS) è sceso nuovamente in campo per sensibilizzare e attirare l’attenzione sul tema dei nuovi prodotti del tabacco, in particolare a tutela dei minori.  

Quei nuovi prodotti

Dopo anni di attività di prevenzione che hanno permesso di denormalizzare il tabagismo, l’arrivo sul mercato di nuovi dispositivi, quali le e-cig e i prodotti a tabacco riscaldato, ha creato “nuovi consumi, nuove abitudini e nuove credenze”, sottolinea il DSS. Oggi c’è la percezione che sia le e-cig sia i prodotti a tabacco riscaldato "creino meno dipendenza delle sigarette tradizionali, siano meno pericolosi per la salute e più accettabili da usare nei luoghi dove vige il divieto delle sigarette tradizionali". Inoltre, spesso sono visti come "uno strumento utile per smettere di fumare”. Tuttavia, “mancano studi scientifici indipendenti che ne determinino la sicurezza e l’impatto sulla salute a medio lungo termine, poiché sono sul mercato soltanto da pochi anni". Sappiamo però che l’arrivo di questi prodotti "non si è tradotto in una diminuzione del numero dei fumatori”.  

“Svapare induce dipendenza come fumare”

Anche l’uso di imballaggi colorati, aromi dolci e fruttati tipici di certi dispositivi elettronici monouso contribuisce in modo significativo alla percezione di un prodotto innocuo, in particolare tra i giovani. Eppure, prosegue il DSS, “svapare induce dipendenza come fumare: la maggior parte delle e-cig contengono nicotina, talvolta in elevata quantità”. Inoltre, nelle e-cig usa e getta più diffuse la nicotina è presente sotto forma di sali - meno irritanti ma più facilmente assorbibili - in grado di creare “una rapidissima assuefazione”. Infine, i componenti dei liquidi contengono aromi testati per uso alimentare, glicerina vegetale e glicole propilenico (usato anche nei moderni liquidi anti-gelo), di cui “non si conosce ancora in maniera approfondita l’effetto sul tratto respiratorio e sull’organismo più in generale. E ciò vale anche per i dispositivi dichiarati come “senza nicotina”.  

"Meglio evitare di esporre gli altri al fumo passivo"

In tema di fumo passivo, sebbene le emissioni rilasciate dalle sigarette elettroniche e dai prodotti a tabacco riscaldato contengano sostanze nocive e particolato in quantità inferiore alle sigarette tradizionali, gli studi indicano che questi aerosol "hanno un impatto sulla qualità dell'aria e dell’ambiente, soprattutto negli ambienti chiusi dove si possono rilevare concentrazioni più elevate di queste sostanze". Quello che si sa con certezza è che le particelle riscontrate nell'aerosol "hanno dimensioni tali da raggiungere gli alveoli polmonari: è dunque meglio evitare di esporre gli altri, in particolare i bambini, alle esalazioni delle sigarette elettroniche".  

"La nicotina crea una forte dipendenza"

Ieri, come detto, cadeva la Giornata Mondiale contro il tabacco. Ospite di Ticinonews, Jacques-Philippe Blanc, direttore scientifico della Lega Polmonare, ha spiegato come una persona può smettere di fumare. "Ci sono una serie di consultori, presenti in ogni sede della Lega Polmonare, così come negli ospedali. Qui gli esperti devono riuscire a far nascere all'interno di una persona la volontà per smettere di fumare. Oltre a questo, ci sono delle terapie che aiutano a togliere la dipendenza fisica del fumo", ha spiegato Blanc. "Alcuni vorrebbero includere la nicotina nella lista delle droghe pesanti, perché crea una dipendenza allo stesso livello dell'eroina. Inoltre il tabagismo è una malattia cronica e il vettore di tutto questo è la pubblicità. In questo campo la Svizzera è uno dei pochi paesi in Europa a non aver ancora adottato la Convenzione quadro dell'OMS per la lotta al tabagismo. Per questo nel nostro Paese hanno sede tre tra le più grandi aziende attive nel settore del fumo", ha continuato l'esperto.

 

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