City Angels
Senzatetto a Lugano, "Quest'anno c'è un aumento rispetto al passato"
© CdT/Chiara Zocchetti/Ticinonews
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Redazione
2 anni fa
Chi è sul terreno come i City Angels lo vede: quest'anno a Lugano ci sono più senzatetto. "Nell'ultimo mese una decina di segnalazioni".

Siamo alle porte di una nuova stagione fredda. Il tema della povertà e dei senzatetto torna quindi d'attualità, anche alle nostre latitudini. E quest'anno, almeno a Lugano e a livello di numeri, la tendenza pare al rialzo. Lo nota chi come Giuseppe Modica, responsabile dei City Angels di Lugano, segue di prima persona questo tema. "Il caso del senzatetto c'è sempre stato, ma i numeri erano diversi", commenta Modica a Ticinonews. "Quest'anno abbiamo notato un aumento di segnalazioni rispetto al passato. Nell'ultimo mese abbiamo avuto una decina di segnalazioni di senzatetto solo a Lugano, mentre prima raggiungevamo questa cifra sull'arco di due-tre mesi". Inoltre, "quest'anno abbiamo incontrato più donne rispetto al passato".

Come funziona la vostra attività? Chi vede persone in difficoltà vi contatta?

“Dopo quasi 9 anni sul territorio la popolazione ha imparato a conoscerci, sa chi siamo, sa di cosa ci occupiamo. Anche le stesse istituzioni, ad esempio la Polizia e i servizi sociali, fanno delle segnalazioni”.

Dal momento in cui vi arriva una segnalazione come intervenite?

“Se possiamo aiutare noi e se le persone vogliono farsi aiutare, andiamo loro incontro e ci presentiamo. Abbiamo la possibilità o di farli ospitare una notte presso una struttura alberghiera messa a disposizione dalla Città di Lugano, oppure di ospitarli nella nostra sede di Lugano. Per decidere come aiutarli, cerchiamo di indirizzarli e di capire quale sia la loro situazione, sono di passaggio o sono gente locale? Capita anche che ci siano persone che non vogliono farsi aiutare: qui subentra l'orgoglio, magari anche timore per le conseguenze”.

 Come è possibile che ci siano dei senzatetto con la rete di aiuti sociali presente in Svizzera?

“La maggior parte delle volte si tratta di persone di passaggio che tentano la fortuna. Se non c'è la possibilità di restare in Svizzera li indirizziamo verso altre destinazioni, fra cui l'Italia, dove siamo presenti da 29 anni. Se invece si tratta di persone del posto le invitiamo a prendere contatto con i servizi sociali. È vero che gli aiuti ci sono, ma il problema è che molto spesso la burocrazia è lenta. In passato abbiamo incontrato un ragazzo proveniente da un altro cantone: a livello ticinese non poteva essere subito preso a carico, in quanto serviva una comunicazione fra il Ticino e il cantone d’origine, in Svizzera francese. In quel caso, prima che questa avvenisse, non c’è stato modo di aiutarlo”.

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