Uno Statuto speciale per i collaboratori della Polizia che sia parte integrante dell’ordinamento degli impiegati dello Stato e dei docenti (Lord), ma che permetta di regolamentare le esigenze di chi lavora nell’ambito della sicurezza. È la richiesta contenuta in una mozione presentata dai granconsiglieri centristi Claudio Isabella e Giorgio Fonio, secondo cui il settore della polizia si trova confrontato sempre più spesso con la concorrenza di altri interpreti collegati al mondo della sicurezza. Tale concorrenza, viene spiegato nell’atto parlamentare, causa a volte importanti perdite di agenti di polizia “che si dirigono verso lidi più attrattivi”, essendo troppo spesso confrontati “con condizioni lavorative “gessate” e che non possono essere modificate secondo le reali esigenze di servizio”.
Le criticità segnalate
Gli agenti di polizia sono confrontati con turni di lavoro particolari quali ore notturne, sabati e domeniche, giorni festivi e ore straordinarie difficilmente programmate. Ad oggi le condizioni sono normate dall’ordinamento degli impiegati dello Stato e dei docenti (Lord), che tende “a regolamentare la parte numericamente più importante dei collaboratori attivi nell’amministrazione pubblica”, coloro che lavorano con orari “tendenzialmente regolari”. Secondo i due deputati, è però difficile paragonare, e parificare, in un unico Statuto collaboratori con condizioni di impiego differenti. Condizioni che creano pertanto “importanti problemi”.
La proposta
Troppo spesso anche coloro che si trovano a dover prendere le decisioni hanno le cosiddette “mani legate”. Ciò avviene a causa della legislazione attuale di riferimento “che non permette di poter agevolare o adattare le differenti condizioni di impiego per i differenti collaboratori dipendenti dello Stato”. Pertanto, per poter compensare la concorrenza con gli altri ambiti attivi nella sicurezza, ad esempio le Polizie comunali o quella Ferroviaria, “è necessario modificare la legislazione così da permettere di creare un regolamento più adatto e più consono alle esigenze di servizio della Polizia, come avviene già in molti altri cantoni”.