Si è tenuta oggi, proprio davanti alla sede scolastica, la protesta dei cittadini di Sessa contro la volontà del Municipio di Tresa di riorganizzare le scuole comunali: gli allievi di terza, quarta e quinta elementare di Sessa verrebbero spostati nella sede di Croglio a causa del calo del numero di bambini. A Sessa rimarrebbero solo prima e seconda elementare. Una situazione che preoccupa molto i genitori che oggi hanno partecipato alla manifestazione. Un centinaio i presenti, in gran parte residenti, ma non solo. Una piccola folla per un paese che conta circa 650 abitanti.
C’è malcontento
Nel mirino i trasferimenti in pulmino verso Croglio, giudicati troppo lunghi, la lontananza della sede di Croglio dal centro abitato, ma anche il timore che questa riorganizzazione sia il preludio a una futura chiusura della scuola. "Ho sempre vissuto nel Malcantone", racconta un cittadino presente alla manifestazione. "Quattro anni fa quando è nato mio figlio abbiamo deciso di trasferirci a Sessa. Uno dei motivi che ci ha spinto a venire qui è il fatto che potesse andare all'asilo e a scuola a piedi. In un periodo in cui il Cantone punta sul pedibus, noi abbiamo questa fortuna e qualcuno ci vuole togliere questa possibilità”.
Tradite le promesse aggregative
Sessa è parte del comune di Tresa da tre anni. Alle urne la popolazione del paese bocciò l’aggregazione, che fu comunque decisa dal Gran Consiglio. Tra i presenti oggi, c’è chi ha parlato di tradimento delle promesse aggregative, anche chi allora sosteneva la fusione. "Dopo soli tre anni ci troviamo già a subire un graffio alla nostra scuola, che è una delle principali promesse aggregative", racconta un cittadino, che allora aveva sostenuto il progetto. "Questo mi fa sentire tradito perché ho lottato duramente, ho raccolto firme e ho messo la faccia in televisione. Ora mi ritrovo ad andare in giro per il paese e la gente mi rinfaccia la questione. Cosa devo rispondergli? Si, avete ragione. Ma lotterò ancora perché voglio vedere mio figlio finire qui le scuole".
Lanciata una petizione
Ora un gruppo di cittadini ha lanciato una petizione per chiedere al Municipio di tornare sui suoi passi. "L'intento primario è quello di aprire uno spazio di dialogo", spiega Fabio Trezzini del Gruppo SOS Scuole comunali. "Vogliamo essere costruttivi e arrivare a un compromesso. Per noi è importante mantenere lo stato attuale, con un'offerta scolastica completa”.