Ticino
Settimana bianca in Ticino? "Anche no"
Redazione
12 anni fa
Il Governo risponde negativamente alla proposta di Nadia Ghisolfi di organizzare le settimane bianche scolastiche solo in Ticino

Le settimane bianche organizzate dalle scuole ticinesi dovrebbero svolgeri esclusivamente in Ticino. È quanto proponeva, con una mozione presentata nel marzo 2011, la gran consigliera popolare democratica Nadia Ghisolfi. Una misura che, nelle sue intenzioni, andrebbe a sostenere le stazioni invernali e le regioni periferiche del nostro Cantone, visto che ogni anno vengono spesi 697mila franchi fuori dal Ticino per le settimane bianche.Come riporta il GdP, il 54% dei campi di sci organizzati dalle scuole ticinesi si svolge infatti nel resto della Svizzera, a San Bernardino, Lenzerheide, Fiesch o Samedan. Il restante 46% in Ticino, in particolare ad Airolo, Bosco Gurin, Campo Blenio, Campra e Nara. Di solito i soggiorni brevi vengono organizzati nel Cantone, mentre quelli più lunghi Oltralpe. E se alle scuole elementari la percentuale di quelli che rimangono fedeli al Cantone è del 95%, alle medie scende al 30%. "Perché non far seguire alle scuole medie l'esempio delle elementari?", si è chiesta Ghisolfi.Perché ci sono diverse difficoltà, ha risposto il Governo. A partire dalla sicurezza dell'innevamento, che non è sempre garantito in Ticino, fino alla mancanza di spazio nelle case montane delle maggiori località sciistiche cantonali, che potrebbero assorbire solo la metà degli allievi che oggi vanno a sciare fuori Cantone. Sono inoltre importanti, secondo il Consiglio di Stato, le attività collaterali allo sci, come l'opportunità di conoscere altre realtà, geografiche, storiche e linguistiche. Nessun cantone, in Svizzera, ha preso simili misure: basti vedere tutte le scolaresche che scendono al centro sportivo di Tenero.Per il Governo, quindi, un tale obbligo sarebbe inopportuno. Sulla questione dovrà esprimersi ancora il Parlamento.

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