Ticino
Sgombero e demolizione dell'ex Macello, "il Consiglio di Stato mantiene la sua versione dei fatti del 2021?"
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 giorni fa
È una delle domande contenute nell'interpellanza presentata dai deputati Giuseppe Sergi e Matteo Pronzini (Mps), che hanno posto una serie di interrogativi all'Esecutivo cantonale in merito alle recenti novità emerse sulla demolizione del centro autogestito.

I granconsiglieri Mps Giuseppe Sergi e Matteo Pronzini interpellano il Consiglio di Stato in merito alle ultime novità sullo sgombero (e successiva demolizione) dell’ex Macello di Lugano avvenuto a fine maggio 2021. Dalle carte desecretate sull'operazione di polizia, lo ricordiamo, è emerso che il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi era a conoscenza dei piani di sgombero del centro. Nelle risposte ai diversi atti parlamentari presentati all’epoca, ricordano i deputati, l’Esecutivo cantonale “ha continuato a rifiutare di esprimersi sulle domande poste dagli interpellanti, invocando l’esistenza di procedimenti penali e/o amministrativi in corso”. Tuttavia, in un’occasione, rispondendo a un’interrogazione, il Governo affermava: “Rilevato poi come lo stabile oggetto dello sgombero è di proprietà della città di Lugano, non vi è chi non veda che, ovviamente, la decisione di intervento spettava unicamente all’Esecutivo comunale. Il Consiglio di Stato non è stato di conseguenza informato o coinvolto in una decisione che non era di sua competenza”.

“Un’affermazione falsa”

Quella affermazione, si legge nell’atto parlamentare presentato da Sergi e cofirmato da Pronzini, “appare chiaramente falsa e in totale contraddizione con le informazioni contenute nell’annotazione del giornale d’impiego della Polizia cantonale”. Gli interpellanti chiedono quindi al Consiglio di Stato se non ritenga di dover correggere l’affermazione contenuta nella sua risposta all’interrogazione del 1°giugno 2021 laddove si afferma che “il Consiglio di Stato non è stato di conseguenza informato o coinvolto”.

Le altre questioni

Si chiede inoltre all’Esecutivo se ritiene che quella risposta sia conforme all’articolo che prevede che, nelle sue risposte, il Consiglio di Stato “informi in modo proporzionato, oggettivo e completo, distinguendo chiaramente tra dati e valutazioni, indicando le fonti, senza tralasciare elementi essenziali o tacere aspetti negativi”. Poiché la questione di un’eventuale informazione (o coinvolgimento) dell'Esecutivo cantonale alla demolizione di parte dell’ex Macello non è ancora stata acclarata, “il Governo ritiene di dover meglio precisare quale fu il suo ruolo su quello specifico aspetto, magari prima che la prosecuzione dell’inchiesta lo smentisca anche su questo punto?"

 

 

 

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