Il tasso ipotecario di riferimento, a partire da domani, scenderà dello 0.25%, passando dall'1.75 all'1.5%. È quanto comunicato oggi dall'Ufficio federale delle abitazioni. Il tasso, ricordiamo, è determinate per stabilire gli affitti e in linea di principio la riduzione offre agli inquilini il diritto a una diminuzione del 2,91% se la pigione attuale si basa su un tasso di riferimento dell'1,75 %. Se invece poggia su un tasso superiore, anche la riduzione sarà maggiore. Ma nel concreto, le persone come devono muoversi per chiedere una pigione inferiore? Lo abbiamo chiesto ad Adriano Venuti, vicepresidente dell’associazione svizzera degli inquilini.

Chi potrà beneficiare di una riduzione dell’affitto?

“La riduzione può essere applicata a chi sta pagando un affitto fissato su un tasso di interesse più alto, quindi almeno dell'1.75%. Questo dato può essere ricavato dal contratto di locazione o da un'eventuale notifica di aumento o riduzione della pigione, ricevuta negli anni passati".

Come chiedere una riduzione dell'affitto?

"Bisogna stabilire se c'è il diritto alla riduzione dell'affitto, un calcolo che può essere facilitato da un apposito calcolatore presente sul nostro portale. Se questo diritto esiste, entro trenta giorni si può scrivere una lettera al proprio padrone di casa, magari una raccomandata. Non è infatti necessario utilizzare un modulo ufficiale".

La riduzione entra in vigore subito dopo aver inviato la lettera?

"La riduzione deve essere concessa dal proprietario di casa. Una volta confermato questo diritto, la nuova pigione verrà applicata a partire dalla prossima scadenza contrattuale. Se il contratto scade a febbraio 2026, ad esempio, la nuova pigione entrerà in vigore a partire da marzo. Se il padrone di casa dovesse rifiutarsi di concedere la riduzione, l'inquilino può rivolgersi alla nostra Associazione, dove faremo in modo che il diritto alla riduzione, se esistente, venga attuato".