È tutto pronto per l’annuale conferenza sul clima dell’ONU, la cui 28esima edizione si apre oggi a Dubai. Quest’anno saranno essenzialmente due i temi centrali: il bilancio di quanto fatto finora per attuare l'Accordo di Parigi e i danni del cambiamento climatico nei paesi poveri. Gli studi mostrano che non si sta facendo abbastanza per tenere il riscaldamento globale entro i 1,5 gradi dai livelli preindustriali, ovvero l'obiettivo dichiarato dell'Accordo di Parigi. "Si trarrà un bilancio di dove siamo cinque anni dopo e come sono state implementate le misure nei vari paesi", spiega Luca De Giovanetti del Consiglio Mondiale delle imprese per lo sviluppo sostenibile, che si trova proprio a Dubai. "Il rapporto è stato pubblicato a settembre e mostra che siamo lontani dagli obiettivi prefissati. Si parla di 2,6 gradi rispetto alla forchetta 1,5-2 gradi. C'è ancora tanto lavoro da fare".
La polemica su Dubai
L’anno scorso la conferenza andò in scena in Egitto. Quest’anno tocca agli Emirati Arabi Uniti. La scelta di affidare l'organizzazione dell'evento a uno dei maggiori produttori di petrolio al mondo ha suscitato forti polemiche. “Gli Emirati Arabi non sono al momento tra i virtuosi del cambiamento climatico”, prosegue De Giovanetti. “D'altro canto, essendo una nazione ospitante della conferenza, ci sono molti più scrutinamenti riguardo al paese. Tante attività vengono monitorate e c'è pressione al Governo di fare azione”.
Attesi 70mila delegati
L’evento termina il 12 dicembre. In questi giorni, almeno 70mila delegati avranno l’obiettivo di proporre idee e possibili soluzioni per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Spesso, durante questi eventi, la sensazione è che non si riesca a trovare delle intese che abbiano delle vere conseguenze. "Ogni anno ci sono degli aspetti che sono prioritari: alcuni sono più tecnici e magari passano inosservati, altri sono più visibili”, spiega De Giovanetti. “L'aspetto principale sarebbe quello di trovare la formula magica per terminare le missioni in un giorno. Ma non c'è, ci vuole un processo di discussione. Il fatto è che si dovrebbe accelerare queste discussioni e la dimostrazione delle azioni”.
Anche Berset e Rösti a Dubai
All’evento parteciperanno anche il presidente della Confederazione Alain Berset e il consigliere federale e capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni Albert Rösti. Niente da fare invece per Papa Francesco: il Pontefice non è ancora guarito dall'infezione polmonare, ma potrebbe comunque inviare un messaggio dal Vaticano. Sarà invece presente Re Carlo III, definito da tempo il ‘’Re del clima’’.