Quello che in queste ore sta volgendo al termine è stato il mese di ottobre più caldo mai registrato in Ticino dall’inizio delle misurazioni nel 1864, con un’anomalia rispetto alla norma di tre gradi. Si tratta di un valore “molto elevato”, spiega a Ticinonews Luca Panziera di MeteoSvizzera. “Abbiamo comunque avuto una seconda metà del mese piuttosto piovosa, con precipitazioni frequenti anche se non eccezionali”. Andando a vedere il totale mensile per le nostre regioni “vediamo infatti che il mese si chiude con piogge attorno alla norma, o di poco superiori a essa”.
Cosa dobbiamo aspettarci
L’attuale fase instabile è destinata a proseguire. Sull’Europa “abbiamo una sequenza di perturbazioni che si spostano velocemente da ovest verso est, quindi anche nei prossimi giorni avremo delle precipitazioni, che tuttavia tenderanno a diventare gradualmente meno intense e a verificarsi in una massa d’aria un po’ più fredda”, prosegue Panziera. Ciò significa che il limite delle nevicate scenderà gradualmente. In concreto “domani avremo una giornata nuvolosa, caratterizzata da qualche schiarita al mattino e deboli precipitazioni solamente verso sera”. Il giorno più perturbato sarà giovedì, per cui sono attesi una settantina di millimetri per metro quadrato su tutto il cantone, con un limite delle nevicate attorno ai 1'800 metri. L’ultima perturbazione della serie “si manifesterà poi tra sabato e domenica, con quantitativi un po’ più bassi, e un limite delle nevicate che scenderà fin verso i 1'500 metri”. La prossima settimana si preannuncia in gran parte asciutta e un po’ più fresca di questa.
E la neve?
La domanda che tutti si pongono ora è che tipo di inverno dobbiamo aspettarci dal punto di vista delle precipitazioni nevose. “Nei prossimi giorni cadrà un po’ di neve al di sopra dei 2’000 metri, soprattutto verso i Grigioni, mentre il Ticino sarà un po’ meno toccato”, spiega Panziera. Indicativamente “sopra i 2’000-2’500 metri potrà arrivare anche un mezzo metro di neve fresca, ma potrebbe ancora arrivare una scaldata. È presto, non abbiamo elementi adesso per affermare se l’inverno sarà ricco di neve oppure no”.