Ticino
"Sì" del Gran Consiglio alla protezione dal licenziamento delle neo mamme adottive
©Gabriele Putzu
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Redazione
7 mesi fa
Approvata l’iniziativa de Il Centro con 42 voti favorevoli, 28 contrari e 10 astenuti.

Oggi il Gran Consiglio ha approvato – con 42 voti favorevoli, 28 contrari e 10 astenuti – l’iniziativa de Il Centro presentata da Giorgio Fonio, Fiorenzo Dadò e Maurizio Agustoni che chiede di parificare i diritti delle madri biologiche con quelli delle madri adottive per quanto concerne la protezione dal licenziamento nelle prime 16 settimane. La richiesta sarà inoltrata all’Assemblea federale.

La discussione

Il tema in questione ha diviso il Parlamento. “La protezione dal licenziamento non è solo nell’interesse del genitore, ma della famiglia in generale e del figlio in particolare”, ha rilevato Agustoni. Contrario invece il PLR perché, è stato detto, “si parte dall’assunto sbagliato che madri biologiche e adottive siano la stessa cosa”. “Le madri biologiche e le madri adottive sono diverse. Né migliori né peggiori, ma diverse”, ha ribadito la deputata Natalia Ferrara. “Non a caso, la protezione accresciuta di cui gode la madre biologica è solo della madre. Si cerca a tutti i costi di forzare una lettura della società che non è quella”. Critico anche il Partito socialista, che ha deciso di astenersi. "Questa iniziativa è discriminatoria. Giustificare una protezione estesa alle sole madri adottive escludendo i padri adottivi potrebbe infatti apparire difficilmente sostenibile e di certo non risulterebbe scevro da critiche", ha detto il copresidente Fabrizio Sirica. "Non dimentichiamo che il popolo svizzero ha approvato l'iniziativa popolare 'matrimonio per tutti', che dà la possibilità di adottare anche a due padri omosessuali. Questa è la legge: non si può discriminare nessuno e quindi anche i padri adottivi devono essere protetti dal potenziale licenziamento".

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