Bellinzona
Si era fatto spedire 3,2 tonnellate di cocaina, il TPF respinge un suo ricorso
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
6 mesi fa
L'imputato è stato arrestato nel febbraio 2022 a Zurigo ed estradato in Belgio. In entrambi i Paesi sono in corso indagini per violazione delle leggi sugli stupefacenti. Proprio per questo è stata creata una squadra internazionale di inquirenti, viene ricordato nella sentenza pubblicata oggi.

Il Ministero pubblico di Zurigo può inviate prove per un procedimento penale in Belgio contro un boss della droga. Il Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona ha respinto un ricorso sulla questione inoltrato dall'uomo, presunto destinatario di 3,2 tonnellate di cocaina sequestrate nel 2020 al porto di Rotterdam (Paesi Bassi).

Arrestato nel 2022 a Zurigo

L'imputato è stato arrestato nel febbraio 2022 a Zurigo ed estradato in Belgio. In entrambi i Paesi sono in corso indagini per violazione delle leggi sugli stupefacenti. Proprio per questo è stata creata una squadra internazionale di inquirenti, viene ricordato nella sentenza pubblicata oggi. L'uomo aveva inoltrato ricorso contro l'assistenza giuridica internazionale e in particolare contro l'invio di prove al Belgio da parte delle autorità elvetiche. Si tratta soprattutto di trascrizioni di interrogatori e la corte non vede motivi per non concedere un inoltro di tali documenti. Anche l'argomento dell'imputato, secondo cui è stato effettuato un attacco hacker illegale ai servizi di comunicazione criptata Encro Chat e Sky ECC, non cambia la situazione. Eventuali prove ottenute illegalmente dalle autorità belghe vanno contestate presso i tribunali locali.