
Non 100'000 franchi, come indicato dalla Procura in un primo tempo, ma una cifra almeno due o tre volte superiore.
Si gonfia il caso delle malversazioni commesse da un 40enne svizzero ex contabile delle Aziende industriali di Lugano (AIL).
Lo anticipa La Regione, spiegando che gli approfondimenti contabili hanno permesso di appurare che la sottrazione è stata ben superiore a quanto si ipotizzava inizialmente.
L'uomo, reo confesso, ha rubato quelle centinaia di migliaia di franchi sempre con lo stesso meccanismo, ovvero dirottando sui conti di suoi amici le eccedenze derivanti dalla differenza tra gli acconti versati dai clienti in anticipo e il loro consumo. Poi si faceva ridare i soldi che in realtà avrebbero dovuto essere restituiti ai clienti.
Il Ministero pubblico sta ora cercando di fare luce su eventuali responsabilità di questi "amici" del contabile. Almeno uno di loro sarebbe già finito nei guai a livello legale, anche se la sua posizione va ancora valutata in modo definitivo.
Le AIL escludono in ogni caso che vi siano altri dipendenti o ex dipendenti coinvolti.
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