
Lo scorso 28 febbraio il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del municipale socialista Raoul Ghisletta e dei consiglieri comunali Edoardo Cappelletti e Cristiano Canuti sulla mancata contabilizzazione della cassa pompieri nei conti consuntivi 2023 della città di Lugano. Una mancata contabilizzazione, che d'ora in avanti dovrà essere integrata nei conti comunali, aveva precisato l'Esecutivo cantonale in risposta a un'interrogazione parlamentare di Giulia Petralli (I Verdi), precisando che su 28 corpi pompieri in Ticino, in 17 casi le casse sono escluse dal bilancio del comune. "Il Consiglio di Stato ritiene che le contabilità dei Corpi pompieri, in qualità di servizi di comunali, vadano integrate nei conti comunali in conformità all'art. 151 cpv. 2 LOC, prevedendo le necessarie modifiche contabili a partire dai preventivi 2026", si legge nella risposta.
La lettera inviata al Municipio
Per chiudere la vertenza, Ghisletta e i due consiglieri comunali chiedono dunque al Municipio di Lugano di procedere in tal senso già nei prossimi mesi. "Ricordiamo che la somma di bilancio al 31 dicembre 2023 della Cassa pompieri è pari a 2,5 milioni nell'esercizio 2023 e che il capitale proprio 2023 della cassa ammonta a circa 2,1 milioni, cifre rilevanti non indicate dal Municipio di Lugano nel suo messaggio sui conti consuntivi 2023 (e tantomeno in precedenza negli altri conti consuntivi", si legge nella lettera inviata al Municipio il 5 marzo. Inoltre propongo al Consiglio comunale un aggiornamento del Regolamento corpo pompieri del 1982, "laddove si ritrova ancora il concetto novecentesco di cassa del Corpo e se ne attribuisce la responsabilità al solo comandante.