Ticino
Si sono fermate le lancette dell'Orologio
Si sono fermate le lancette dell'Orologio
Si sono fermate le lancette dell'Orologio
Redazione
7 anni fa
Il ritrovo che in passato aveva ricevuto personaggi come Paulette Goddard, Claudia Cardinale e Vittorio Gassmann, ha definitivamente chiuso i battenti

L'avviso esposto in bella mostra non lascerebbe dubbi. Il personale e la proprietà dell'Orologio, noto ristorante di Lugano, sono in vacanza. Tutto normale, insomma. E invece no, perché in realtà il ritrovo che in passato aveva ricevuto, fra gli altri, personaggi come Paulette Goddard, Claudia Cardinale e Vittorio Gassmann, ha definitivamente chiuso i battenti. È un altro pezzo di storia della città che se ne va, e potrebbe non essere l’ultimo. Alla base di questa decisione ci sarebbero grosse difficoltà economiche causate dalla diminuzione della clientela. Per Lugano, del resto, questa è ordinaria amministrazione. Chiudono i negozi e chiudono gli esercizi pubblici. Una situazione che comincia a farsi pesante, come conferma ai microfoni di TeleTicino Armando Campanile, ex esercente: "Con grande dispiacere. Perché noi avevamo fatto così tanto per lanciarlo".

Il dispiacere di Campanile è ben comprensibile. Insieme al fratello Mario, il vero artefice del grande successo ottenuto in passato dal ristorante Orologio, ha fatto le fortune del ritrovo, guadagnandosi la stima e la simpatia dei luganesi.

Ancora Armando Campanile: "Quando camminiamo per Lugano tutti i ticinesi, i luganesi, ci conoscono e ci chiamano 'Campanile'. Questo è bello. Abbiamo lasciato un bel ricordo".

Il centro di Lugano negli ultimi anni è profondamente cambiato ma purtroppo non tutti ne hanno potuto beneficiare. il commento dell'ex esercente: "Chi si siederebbe qui fuori? Hanno provato a mettere dei tavoli qui ma rimanevano sempre vuoti. Come si fa a stare seduti ad un tavolo a consumare qualcosa quando ti passano davanti questi motori..."

Che la situazione del centro città sia critica lo sanno anche i muri. A riprova che le cose vanno male, oggi il titolare della Drogheria Belotti, già intervistato da TeleTicino a gennaio, ha confermato che chiuderà. Aveva cercato nuovi acquirenti, ma nessuno si è fatto avanti. E così, ha messo tutto in liquidazione. A dicembre abbasserà per sempre la saracinesca.

"Il cambiamento della questione viaria a Lugano ha determinato ed influenzato notevolmente l'afflusso delle persone in città, esordisce Belotti. Anche stamattina una signora mi ha detto: "Guardi, io abito a Lamone e non vengo più in città perché non trovo più il posteggio. Devo girare mezz'ora perché è tutto tortuoso".

Questa è una delle tante ragioni.

Mauro Antonini

Maggiori dettagli nel servizio del Tg di TeleTicino

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