Bellinzona
Sospensione dei finanziamenti per le gite, il Sindacato studentesco: "Un nuovo sacrificio per gli allievi"
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Redazione
8 ore fa
Il Sisa ritiene "inaccettabile" che una città come Bellinzona agisca con delle misure punitive verso le famiglie, già messe a dura prova dall’inflazione e dall’aumento del costo della vita.

Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) “critica duramente” la decisione del Municipio di Bellinzona di sospendere i finanziamenti per le uscite scolastiche per gli allievi delle scuole medie. Un provvedimento, viene spiegato in un comunicato, “che si aggiunge a una lunga lista di sacrifici imposti a studenti e famiglie”.

“Misure punitive inaccettabili”

Il sindacato si dice consapevole che la responsabilità primaria risiede nelle scelte del Governo cantonale e della maggioranza parlamentare, che da anni “impongono una politica dello scaricabarile sui Comuni”. Tuttavia, “riteniamo inaccettabile che una città come Bellinzona, l’unica con un sindaco socialista, reagisca con delle misure punitive verso gli allievi e le famiglie, già messe a dura prova dall’inflazione e dall’aumento del costo della vita”.

“Una scuola ancora più classista”

Con il preventivo 2025 “sono stati tagliati 570mila franchi alle attività culturali delle scuole”, ricorda il Sisa. Attività che, oltre a rappresentare degli importanti momenti di aggregazione e crescita personale, “offrono soprattutto agli studenti provenienti da uno statuto socioeconomico basso la possibilità di vivere esperienze di socializzazione al di fuori dalla scuola”. Tagliare questi fondi significa pertanto “riservare tali opportunità a una sola parte del corpo studentesco, rendendo la scuola ancora più classista”.

“Marcata disparità sociale”

“Non solo vengono tolte risorse per le uscite scolastiche”, denuncia ancora il sindacato, “ma si taglia anche la terza ora di educazione fisica, e all’orizzonte si prospettano ulteriori aumenti tariffari per l'accesso al centro sportivo cittadino”. Queste decisioni “creano una disparità sociale sempre più marcata e penalizzano chi più ha bisogno di sostegno”.

“Il Municipio faccia un passo indietro”

Il Sisa, in conclusione, “condanna fermamente questa politica miope, che sacrifica il diritto all’educazione e al benessere per ragioni di bilancio. Invitiamo dunque il Municipio a fare un passo indietro e a cercare soluzioni alternative, tutelando gli interessi delle giovani generazioni, che rappresentano il futuro della nostra società”. Investire nell’educazione e nei ragazzi “non è una spesa, ma un investimento imprescindibile per la collettività”.

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