Ticino
Speculazione immobiliare a Cadro: "Chi la racconta giusta?"
Speculazione immobiliare a Cadro: "Chi la racconta giusta?"
Speculazione immobiliare a Cadro: "Chi la racconta giusta?"
Redazione
6 anni fa
Dopo la risposta "sconcertante" del Municipio di Lugano, Ghisletta si rivolge al Governo sul progetto immobiliare della EFG

Il deputato socialista Raoul Ghisletta torna a parlare del progetto immobiliare della EFG SA all'ex Centro sportivo BSI di Cadro. Dopo una prima interrogazione al Municipio di Lugano, il deputato si rivolge ora al Governo, dopo aver ottenuto una risposta a suo dire "sconcertante" dall'Esecutivo luganese. 

"Abbiamo potuto visitare presso la Banca EFG SA di Lugano la mostra sui progetti proposti per un nuovo piano di quartiere nell’area dell’ex Centro sportivo BSI di Cadro (mappale 590, di mq 20'482), ora chiuso" esordisce Ghisletta. "Dal profilo pianificatorio l’area, acquistata a basso prezzo dalla BSI ad un contadino anni fa, è inserita nel PR di Cadro come ZES1 (zona edificabile speciale, destinata esclusivamente ad insediamenti e strutture per attività di tempo libero e sport)".

"In futuro" prosegue Ghisletta, "EFG vorrebbe trasformarla in una zona residenziale con grandi palazzi, di pregio architettonico più o meno elevato a seconda dei progetti che hanno partecipato al concorso privato indetto. Nel “Mandato di studio in parallelo – Proposte per un nuovo piano di quartiere nell’area dell’ex-centro sportivo BSI di Cadro”, che presenta i progetti, si parla anche di inserire abitazioni per persone anziane autosufficienti".

"Ovviamente EFG ha diritto di indire dei concorsi" riconosce il deputato. "Il guaio è che nella giuria del concorso (collegio di esperti) siedono anche due membri nominati dal Municipio di Lugano: l’on. Angelo Jelmini e l’arch. Marco Hubeli, direttore della Divisione pianificazione ambiente e mobilità della Città di Lugano".

"Non capiamo bene" sottolinea Ghisletta, "perché il Municipio di Lugano abbia benedetto questa operazione, che porterà a far guadagnare parecchio una banca grazie ad una speculazione immobiliare notevole, visto il prezzo d’acquisto del terreno. Nemmeno capiamo bene perché il Municipio di Lugano si sia prestato ad un coinvolgimento dal profilo pianificatorio (ventilando anche alti indici per l’edificazione del quartiere), poiché la realizzazione di un nuovo importante insediamento abitativo primario a Cadro significa rafforzare lo sviluppo centrifugo, anziché quello centripeto (come si predica da anni)".

"Infine ci sembrano insufficienti per giustificare questa speculazione immobiliare e questo caso di sviluppo centrifugo (urban sprawl) sia il fatto di prevedere delle residenze per anziani autosufficienti, sia il fatto di rendere degli scampoli verdi del quartiere accessibili alla popolazione di Cadro. Purtroppo nel “Mandato di studio in parallelo – Proposte per un nuovo piano di quartiere nell’area dell’ex-centro sportivo BSI di Cadro” si indica che vi è stata da parte del Municipio una comunicazione proprio in tal senso alla BSI SA il 2 aprile 2015 e si riporta inoltre un auspicio finale del Municipio, che va pure in questa direzione da noi ritenuta errata".

Viste le forti perplessità in merito alla corretta pianificazione del territorio e all'agire dell'Esecutivo nell'assecondare il progetto della banca, Ghisletta aveva appunto chiesto lumi al Municipio di Lugano tramite un'interrogazione. La risposta, datata 14 gennaio 2019, è per il deputato "sconcertante": "In sintesi sarebbe 'tutto a posto'" scrive Ghisletta. "Il Municipio sostiene che trasformare una zona di svago di un quartiere periferico in una zona edificabile dove vivono 130-160 persone non sarebbe un ampiamento della zona edificabile! Il Municipio assicura (bontà sua!) che la modifica del PR sarà sottoposta comunque al Consiglio comunale di Lugano".

"Ci lascia in particolare allibiti la risposta del Municipio alle domande 5, 6 e 7 sulla conformità al diritto superiore dell’ipotizzata modifica del Piano regolatore. E questo proprio in queste settimane in cui si dibatte sull’iniziativa popolare del 21 ottobre 2016 «Fermare la dispersione degli insediamenti – per uno sviluppo insediativo sostenibile (Iniziativa contro la dispersione degli insediamenti)», che secondo il Consiglio federale e gli oppositori sarebbe in gran parte già realizzata dalle vigenti normative. Ma allora, se veramente l’operazione di urban sprawl che EFG SA e Municipio di Lugano stanno preparando a Cadro è perfettamente legale, c’è da chiedersi chi la racconta giusta nella campagna sull’iniziativa popolare in votazione il 10 febbraio 2019".

Da qui le domande poste al Consiglio di Stato: 1. L’agire del Municipio di Lugano in merito al progetto di cambiare la citata zona edificabile speciale di Cadro destinata a attività del tempo libero e dello sport in una zona edificabile tout court è conforme alle indicazioni dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale, che pone come uno degli obiettivi centrali lo sviluppo centripeto degli insediamenti (ossia uno sfruttamento più intensivo delle superfici d’insediamento esistenti, tutelando la migliore qualità insediativa possible) e non quello centrifugo (urban sprawl) come in questo caso?2. L’agire del Municipio è conforme alle modifiche della legge cantonale sullo sviluppo territoriale in vigore dal 2014, in particolare con l’art. 1, cpv. 2 lett. a, c, d?Le citate norme di legge indicano come obiettivi:a) promuovere un uso misurato del suolo ed uno sviluppo sostenibile;c) individuare soluzioni coordinate che integrino insediamenti, mobilità e ambiente;d) preservare lo spazio non costruito per l’agricoltura e lo svago.3. L’agire del Municipio è conforme al principio del Piano direttore cantonale, che stabilisce come le zone edificabili non possano essere ampliate (Scheda R6 - Sviluppo e contenibilità del PR, punto 2.1), salvo per validi motivi?

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