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Il tema della regolamentazione della cannabis in Ticino, sollevato nel 2016 da un'interrogazione dell'allora granconsigliere Fabio Käppeli (PLR), aveva trovato spazio l'anno successivo nella mozione di un altro ex parlamentare, Carlo Lepori (PS), cofirmata da colleghi di diversi partiti. Lasciata in un cassetto e poi ripresa dalla socialista Laura Riget, la proposta torna adesso d'attualità con la firma di due rapporti in Commissione sanità e sicurezza sociale. Quello di minoranza sposa la causa. “L’uso ricreativo della cannabis è diffusissimo e chi vive il territorio lo sa”, afferma ai microfoni di Ticinonews il co-relatore Danilo Forini (PS). “Non possiamo fare finta di niente. Vi sono implicazioni sociali e mediche importanti sulla salute dei cittadini, ma non dobbiamo trascurare neppure la questione della protezione dei minori e dei giovani”.
La proposta
La mozione chiede al Consiglio di Stato di creare un gruppo di lavoro che coinvolga rappresentanti esperti di tutti i pilastri della politica delle droghe e delle varie forze politiche, con l'obiettivo di proporre un progetto pilota di regolamentazione della cannabis in deroga alla Legge federale sugli stupefacenti. Un'ipotesi bocciata dalla maggioranza. “Si chiede che il Cantone si faccia promotore di una sperimentazione di vendita di canapa in Ticino", rileva il co-relatore Maurizio Agustoni (Il Centro). "Noi riteniamo che questo non sia un compito dello Stato e che in questo momento non occorra investire l’amministrazione cantonale dell'incarico di occuparsi della vendita di cannabis a titolo sperimentale”.
Forini: "Fare finta di niente non è la soluzione"
Al momento sono già attive sette sperimentazioni scientifiche pilota in sei Cantoni. Perché muoversi dunque anche in Ticino? "Per noi è importante agire anche alle nostre latitudini, proprio per permettere ai vari gli attori - al Cantone, ai suoi servizi e ai privati - di acquisire l'esperienza necessaria e i dati che ci consentono di agire in questo campo", replica Forini. "Fare finta di niente non è la soluzione. Oggi chiunque può facilmente recuperare tale sostanza, anche sul web. Bisogna dunque agire in maniera razionale e ponderata sul tema”.
Agustoni: "Un'ulteriore sperimentazione non aggiungerebbe nulla"
Come detto, a livello svizzero ci sono già delle sperimentazioni in corso. Alcune di queste "si concluderanno nei prossimi mesi e daranno all’autorità federale, l’unica competente per decidere se legalizzare o meno la cannabis, degli elementi per valutare se questo sia un passo a favore della salute dell’ordine pubblico o se invece sia meglio mantenere illegale questa sostanza, come tra l’altro era stato deciso dal popolo alcuni anni fa", replica Agustoni. "Introdurre un’ulteriore sperimentazione ticinese, quando ve ne sono già di avanzate, secondo noi non porta alcun valore aggiunto. E comunque, non è un compito dell’amministrazione cantonale iniziare a vendere cannabis in Ticino”.
Le posizioni
Sinistra e parte del PLR sono favorevoli alla mozione, mentre Lega-UDC e Centro si dicono contrari. La proposta che approderà sui banchi del Gran Consiglio in primavera è già pronta a scaldare gli animi.