Ticino
Spopolano le app per fungiatt, sono affidabili?
Redazione
5 anni fa
Grazie a delle applicazione su smartphone si posso identificare funghi che non si conoscono scattando una foto. L’esperto: “Non basta una foto, bisogna toccarli con mano”

A chi non è capitato di fare una passeggiata nel bosco e imbattersi in un fungo che non riconosce? Nel dubbio è sempre meglio lasciar stare oppure consultare un esperto per evitare brutte sorprese. Negli scorsi giorni infatti un fungiatt del Luganese è stato ricoverato all’ospedale perché aveva ingerito un fungo velenoso che aveva scambiato per commestibile: un’amanita muscaria che aveva perso i suoi classici puntini bianchi e la sua colorazione rossa. La confusione dunque è dietro l’angolo. Ora, a venir in aiuto ai fungiatt meno esperti, ci sono delle applicazioni per smartphone che stanno spopolando: basta scattare una foto e in un secondo si procede all’identificazione. Ecco come funziona.

L’esperto: “Le app? Possono essere pericolose”
Ma la tecnologia può davvero sopperire alle scarse conoscenze delle persone? Secondo l’esperto Adriano Sassi della Wapko no. Anzi, queste applicazioni possono essere pericolose. “Non so quante ce ne siano perché non le uso. Ma per riconoscere un fungo non basta una foto. Ci sono alcuni cercatori di funghi che ci mandano le foto, chiedendoci se siano commestibili. Noi controllori di funghi ci rifiutiamo di valutare un fungo sulla base di una foto. Per identificarli, bisogna toccarli con mano”.

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