
Un'altra ditta che chiude in Ticino. Questa volta tocca alla Imhof di Stabio, una società che si occupa di trasporti. Ieri i dodici dipendenti sono stati lasciati a casa, da un giorno all’altro.
Si tratta di 7-8 autisti e di qualche impiegato d’ufficio, in prevalenza frontalieri. I motivi della chiusura sono da ricondurre ai mancati pagamenti di clienti italiani, mentre sul mercato svizzero manca il lavoro, come ha dichiarato al Corriere del Ticino un ex-responsabile della società.
Ma la situazione delle ditte di trasporti non è così tragica, come dichiarato dalla portavoce dell’associazione ticinese imprese di spedizione e logistica Carla Cometta. “Ci sono alti e bassi, alcune ditte vanno molto bene”.
Gli fa eco Fabio Maciocci, presidente dell’ATIS, il quale afferma che il culmine della crisi lo si è raggiunto con la repentina caduta dell’euro nei confronti del franco, prima che la BNS stabilizzasse il cambio a 1.20. Ma “il futuro non si prospetta nero” ha aggiunto Maciocci.
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