
Non sarà in Via Tatti e nemmeno a Sant’Antonino. Il nuovo stadio dell’Associazione Calcio Bellinzona si farà, come da noi anticipato ieri, a Castione. Per intanto c’è massimo riserbo attorno al progetto, ma oggi nemmeno il presidente della società granata Gabriele Giulini ha potuto negare l’evidenza di trattative molto avanzate. Insomma, i presupposti ci sono tutti: ora bisogna soltanto risolvere gli ultimi dettagli. Giulini preferisce però andare con i piedi di piombo, forse anche perché scottato da quello che era successo lo scorso anno con la Bellarena di Via Tatti. “Io onestamente non posso ancora dire niente - ci dice Giulini -. Certo, sono sempre stato ottimista e lo sono ancora: ho detto che a Bellinzona avremo uno stadio nuovo e sono certo che ci arriveremo. Ho però appena comprato un libro dal titolo “Vola bass e schiva i sass” e questo dev’essere il nostro motto in questo periodo”. Presidente, ma perché a Castione sì e Via Tatti no? “Io non ho ancora confermato niente a proposito di Castione. Comunque anche il progetto di Via Tatti era partito molto bene: all’inizio erano tutti d’accordo, poi è successo qualcosa e le coordinate sono cambiate”. Tra l’altro anche Sergio Savoia ha fatto capire che i Verdi non faranno opposizione per quanto riguarda il progetto di Castione. “Questo non lo sapevo. Savoia avrà avuto i suoi motivi per dire queste cose. Mi spiace, ma non posso aggiungere di più in questo momento. Aspettiamo ancora un po’…”. Dall’altra parte però il sindaco di Bellinzona Brenno Martignoni non molla con il progetto di Via Tatti. Castione esiste, certo, ma lui non dispera di poter ancora piazzare la stoccata finale. “So che esistono trattative per Castione ma l’affare è tutt’altro che concluso - ci dice invece Martignoni -. Anzi. Il Comune di Bellinzona sta modificando il piano regolatore e perciò il progetto di Bellarena in Via Tatti è tutt’altro che seppellito. La mia priorità è quella di regalare a Bellinzona e ai suoi tifosi uno stadio adatto alle esigenze della squadra, al di fuori di qualsiasi lotta politica”. La risposta definitiva, a quello che a questo punto potrebbe sembrare un piccolo rebus, la fornisce forse Moreno Celio, responsabile dello sviluppo territoriale. “L’opzione Castione ha le probabilità maggiori di andare in porto - osserva Celio -. Da un punto di vista pianificatorio gode delle premesse migliori. Il principio di inserire lì l’impianto è da noi condiviso. E posso confermare che il progetto è in fase avanzata, a brevissimo il comune di Arbedo Castione dovrebbe inviarci la variante di piano regolatore. Come si sa poi, l’ubicazione di uno stadio a Castione è conforme al Piano Direttore. Tuttavia, da un punto di vista viario, bisognerà che la variante preveda un nuovo cavalcavia o sottopasso che sia posizionato nella zona dell’ex Fabrique”. Insomma, per Castione siamo in dirittura d’arrivo. Nei prossimi giorni potrebbe esserci la definitiva conferma. LS/AL
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