Caos al TPC
Stojanovic: "Nella sua attività, un politico può basarsi su fonti che non è obbligato a rivelare"
Redazione
un giorno fa
Il politologo fa chiarezza all'indomani dell'apertura di un'inchiesta nei confronti di Fiorenzo Dadò. “La sua rinuncia volontaria dell'immunità parlamentare implica che adesso non ha più la protezione che lo tutela dall'essere indagato dalle autorità giudiziarie”.

È notizia di ieri l'apertura da parte del Ministero Pubblico di un procedimento penale per falsa testimonianza e denuncia mendace nei confronti di Fiorenzo Dadò. Il presidente del centro, tramite il suo avvocato, ha spiegato di aver taciuto la provenienza della missiva ricevuta nel settembre 2024 - e in seguito da lui stesso condivisa in seno alla Commissione giustizia e diritti - per proteggere la propria fonte. Ma a chi si applica la protezione delle fonti e quali sono i limiti dell'immunità parlamentare, a cui lo stesso Dadò ha rinunciato? Ticinonews ha deciso di parlarne con un esperto e ha quindi interpellato il politologo Nenad Stojanovic

Cos’è la protezione delle fonti e chi se ne può avvalere?

“È la Costituzione federale, ma anche la giurisprudenza, che protegge le fonti, in particolare nel lavoro dei giornalisti. Se un redattore ottiene delle informazioni da una persona che lavora, ad esempio, nell’Amministrazione pubblica, può dire: 'io non voglio svelare la mia fonte'”.

Un politico non può appellarsi alla protezione delle fonti?

“In questo caso subentra uno strumento diverso, ovvero l’immunità parlamentare. Vuol dire che un politico, nell’ambito della sua attività, può basarsi anche su delle fonti che non è obbligato a rivelare, perché ciò che dice o non dice nel contesto della sua attività politica è protetto, appunto, grazie all’istituto dell’immunità”.

In cosa consiste l’immunità parlamentare e quali sono i suoi limiti?

“È un’istituzione esistente in tutte le democrazie e serve a garantire il buon funzionamento delle nostre istituzioni. I politici, quando si esprimono in parlamento, devono avere la libertà di condividere delle considerazioni che magari al di fuori del legislativo potrebbero essere perseguibili. Trattandosi però di dichiarazioni fatte in qualità di parlamentari, queste devono essere protette. Ovviamente, ci sono dei limiti: un deputato non dovrebbe ad esempio rilasciare informazioni segrete, in particolare quelle fornite all'interno dei lavori di una commissione”.

Fiorenzo Dadò ha rinunciato all’immunità. In concreto, cosa significa?

“La rinuncia volontaria – che fra l’altro è una specificità del canton Ticino – implica che adesso Dadò non gode più della protezione da deputato e non ha quindi questa immunità che lo tutela dall'essere indagato dalle autorità giudiziarie. In caso contrario, se non avesse rinunciato volontariamente, sarebbe toccato al legislativo stesso, che con un voto di maggioranza può - in casi ben motivati - togliere l’immunità parlamentare a un deputato”.

L'intervista completa a Nenad Stojanovic: