
Dietrofront del Gran Consiglio sul taglio da 10,5 milioni ai sussidi di cassa malati, o contenimento della spesa che dir si voglia. Con 45 voti favorevoli (Centro, sinistra e quasi tutti i rappresentanti dei partitini) la maggioranza del plenum ha sostenuto il rapporto di maggioranza che chiedeva di approvare l’iniziativa del Centro. Non si andrà quindi al voto popolare.
I passi precedenti
La proposta, lo ricordiamo, era stata depositata dopo l’annuncio degli 80 milioni della BNS, che di fatto hanno quasi pareggiato i conti, e dopo le oltre 11mila firme raccolte dalla sinistra. Proprio il comitato "Stop ai tagli" prima della seduta ha organizzato un presidio fuori da Palazzo, ribadendo che la misura avrebbe toccato quasi 30mila persone.
Il parere dei contrari
Contrari Plr, Lega e Udc (che ha sciolto le riserve in aula), molto critici nei confronti del Centro. “In politica ci vuole coerenza”, hanno sottolineato a più riprese. Sul tema si è espresso anche il direttore del DSS Raffaele De Rosa: “Il sistema Ripam attualmente in vigore è tra i più sociali in Svizzera e si adegua automaticamente ai premi”, ha ribadito. “Ciò che, ha continuato, ha un forte impatto sui conti del Cantone. Siamo intervenuti per un contenimento della spesa per garantirlo anche in futuro”. De Rosa ha spiegato che il Governo si era detto disponibile a trovare un compromesso. Come detto, però, il Parlamento ha deciso di fare retromarcia.