Politica
Sussidi cassa malati, sarà battaglia all'ultimo voto
©Gabriele Putzu
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Redazione
3 giorni fa
Si preannuncia una battaglia all’ultimo voto sul taglio ai sussidi di cassa malati. L’iniziativa del Centro per fare dietrofront ha spaccato esattamente a metà la Commissione della Gestione. “Pronti a tutto per alleviare il peso dei premi”, commentano PS e Verdi. “In politica serve coerenza” rispondono Plr e Lega. Astenuta al momento l’Udc.

Questa mattina alle Orsoline è finita in parità. Socialisti e Verdi hanno sottoscritto l’iniziativa del Centro per annullare il taglio ai sussidi di cassa malati, deciso a maggioranza con il preventivo 2025. Esattamente altri sette commissari della Gestione, Plr e Lega, al contrario non transigono: nessun dietrofront. Astenuta, al momento, l’Udc. Con anche i partitini in campo, fra due settimane in Gran Consiglio sarà dunque battaglia all’ultimo voto. E in caso di bocciatura il fronte progressista ha già il piano B. Ivo Durisch è il co-relatore del rapporto di maggioranza, così definito perché conta anche il voto del presidente della Gestione, il socialista Fabrizio Sirica. “Noi siamo per alleviare il peso delle casse malati sui cittadini", spiega Durisch, "per cui l’iniziativa fatta dal Centro è valida. Bisogna andare al più presto in parlamento. Se il parlamento dovesse bocciarla, la parola passerà al popolo”.

"Spero nella coerenza"

Contro il taglio da dieci milioni ai sussidi, avvallato a dicembre anche dal Centro, è stato infatti lanciato con successo un referendum, che verrà annullato in caso di sì all’iniziativa. Il capogruppo del PS Ivo Durisch si attende coerenza da parte del Centro: “Spero solo che il Centro sia coerente anche in futuro. Se dovesse passare la votazione in parlamento, spero non sostenga altri tagli ai sussidi di cassa malati come ha fatto per il preventivo 2025”, afferma.

La posizione del Plr

Un dietrofront chiesto alla luce degli 80 milioni di utili distribuiti dalla Banca nazionale che non ha fatto breccia in Plr e Lega. Questione di coerenza, spiega il liberale radicale Matteo Quadranti, relatore del rapporto di minoranza: “Dobbiamo cercare di mantenere la nostra coerenza con quanto abbiamo votato e con quanto stiamo cercando di far passare come messaggio su un certo rigore finanziario, ma anche su una tensione al tema dei sussidi. È un tema sul quale torneremo anche in futuro”, dichiara Quadranti. I sussidi sono chiamati in causa proprio con una recente interpellanza a firma Plr. La proposta è quella di reindirizzare i fondi dei sussidi per coprire maggiormente i costi ospedalieri affinché i premi possano diminuire per tutti. Un taglio camuffato? “L’idea del circolo virtuoso è che si tolgano i soldi dai sussidi, perché, finanziando di più i costi, una fascia di attuali beneficiari dovrebbe uscire da questa situazione", spiega Quadranti. E ancora: "Al momento attuale noi ci opponiamo a entrambe le proposte, sia quella del PS, sia quella della Lega”.

Le due proposte

La prima, lo ricordiamo, chiede di limitare i premi al 10% del reddito. La seconda di dedurli integralmente. Entrambe sono giudicate troppo onerose dal Plr disposto però a scendere a compromessi. Se il limite dei premi fosse ad esempio alzato al 15%, il costo dell’iniziativa, da 300 milioni, scenderebbe di molto. Cosa ne pensa il PS? “Bisogna capire a beneficio di chi e a quali fasce della popolazione vanno i maggiori sussidi nel caso di una soglia più alta”, afferma Durisch. Un interrogativo girato al Consiglio di Stato. Con tutta probabilità, i cittadini saranno chiamati alle urne nel corso dell’autunno.