Tra le misure di risparmio che la maggioranza della Gestione vuole introdurre nel preventivo 2025 c'è un taglio di 2 milioni per la pedagogia speciale. Una situazione che preoccupa la Conferenza Cantonale dei Genitori, che in proposito ha lanciato una petizione, sostenuta anche dal Partito Socialista Ticino, pronto a dare battaglia. “Tramite un emendamento, vogliamo permettere ai deputati del Gran Consiglio di votare e dire ‘no’ a questo taglio che farebbe male alla scuola e ai bambini con bisogni educativi speciali”, spiega ai microfoni di Ticinonews il copresidente del PS Fabrizio Sirica. E nel caso in cui la maggioranza dovesse invece esprimersi a favore dei tagli “valuteremmo seriamente un referendum”.
"Cifre calibrate sui bisogni dei bambini"
Per la pedagogia, occorre specificare, è comunque previsto un aumento della spesa: il Governo proponeva 6,5 milioni, mentre l’accordo di maggioranza ne chiede due in meno. Una cifra che per Sirica, però, “non è assolutamente sufficiente. Quei numeri non sono ideologici, bensì calibrati sui bisogni dei bambini”. Tagliare “significa dare meno prestazioni a molti giovani e, inoltre, far ricadere sula scuola in generale la difficoltà di gestire queste situazioni”.
"Bocciare il preventivo e ridiscuterlo"
Al di là dell’emendamento, il PS punta alla bocciatura del preventivo in Gran Consiglio. Un preventivo che, secondo i socialisti, "non parte dai bisogni della popolazione, ma serve a legittimare delle politiche fiscali su cui non siamo assolutamente d’accordo. Per questi motivi, vogliamo bocciarlo, per poi ridiscuterlo”, conclude Sirica.