Giustizia
Tanto lavoro per la Procura, record di atti d’accusa nel 2024
©Gabriele Putzu
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Redazione
6 ore fa
Lo scorso anno il Ministero pubblico ticinesi ha redatto 334 atti d'accusa e aperto 14'829 nuovi incarti. Per il procuratore generale Andrea Pagani serve un potenziamento per far fronte alle crescenti esigenze di giustizia.

Nel 2024 il Ministero pubblico ticinese ha redatto 334 atti d’accusa, un record rispetto ai 297 del 2023. Delle 334 decisioni di rinvio a giudizio, 319 erano indirizzati al Tribunale penale cantonale (TPC). Dalle pagine de La Regione il procuratore generale Andrea Pagani ha sottolineato l'urgenza di riportare il TPC alla piena operatività per evitare un accumulo di arretrati. Tribunale che, ricordiamo, è attualmente composto da soli due giudici (Marco Villa e Amos Pagnamenta) dopo la destituzione di Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti e le dimissioni di Mauro Ermani. Ma a breve arriveranno i giudici straordinari supplenti designati dal governo - Paolo Bordoli e Monica Sartori-Lombardi - in attesa della decisione definitiva sui magistrati rimossi. Per l'elezione del subentrate di Ermani bisogna invece attendere ancora un po'. Il concorso si chiuderà il 10 febbraio, ma la nomina non dovrebbe avvenire prima di tre-quattro mesi.

Potenziare l'organico

In totale lo scorso anno il Ministero pubblico ha aperto 14’829 nuovi incarti. Dati che mostrano l'elevata produttività dell'ufficio nel 2024, secondo Pagani. "Grazie alla progressione contenuta delle entrate e soprattutto al notevole impegno dei procuratori, segretai giudiziari e personale amministrativo, sono state prese 15'094 decisioni, a fronte dei 12'898 incarti evasi nel 2023. In media quasi 41 decisioni al giorno su grandi e piccoli casi", evidenzia Pagani. Nonostante i buoni numeri il PG richiede un potenziamento dell’organico per far fronte alle crescenti esigenze di giustizia. Sebbene sia difficile fare delle previsioni sul numero di procedimenti penali che verranno avviati nei prossimi anni, da un paio d'anni i casi in entrata, "sono abbondantemente al di sopra dei 14mila e non vi sono segnali di un'inversione di tendenza", conclude il PG.