
Introdurre una modifica tariffale che preveda la riduzione del 25% del costo degli abbonamenti, delle carte giornaliere e delle carte per più corse Arcobaleno. È quanto chiede il gruppo dei Verdi in Gran Consiglio, primo firmatario Matteo Buzzi, in una mozione inoltrata oggi al Consiglio di Stato. Secondo i Verdi per velocizzare la transizione verso una mobilità più sostenibile e ridurre gli ingorghi stradali "è fondamentale trasferire più spostamenti sul mezzo di trasporto pubblico". Ma l’attrattività finanziaria di carte e abbonamenti deve essere ancora maggiore. Questo anche alla luce del fatto che, oltre al rincaro generale dei prezzi e dei carburanti, il Ticino è fanalino di coda per quel che concerne il reddito medio.
"Per poter mitigare con efficacia il surriscaldamento climatico, per ridurre l'inquinamento atmosferico e per contribuire ad una mobilità più sostenibile è centrale la necessità di spostare maggiori spostamenti verso la mobilità collettiva, che consuma meno risorse sia in termini energetici che di uso dello spazio", sottolineano i deputati Verdi nella mozione. "Intervenire in Ticino sul prezzo del trasporto pubblico avrebbe quindi il duplice vantaggio di favorire chi soffre particolarmente il prezzo dei carburanti e di promuovere l'uso del mezzo pubblico per ridurre gli ingorghi stradali e dare un contributo verso una mobilità ambientalmente ma anche finanziariamente più sostenibile".
Secondo i Verdi l'introduzione dei mezzi di trasporto pubblici gratuiti per tutti, seppur auspicabile, "oltre ad avere un forte impatto finanziario sulle casse cantonali è purtroppo ancora in contrasto con la costituzione federale (Art. 81a, cpv. 2)", precisano i deputati, sottolineando che questa soluzione "non è al momento proponibile a livello cantonale". Da qui la proposta inoltrata oggi al Consiglio di Stato di ridurre il costo del 25%, anche se, aggiungono, sarebbe "tendenzialmente più mirato poter offrire degli abbonamenti in funzione dei redditi degli utenti, ciò che però complicherebbe amministrativamente il processo di vendita degli stessi". A livello comunale, ma anche a livello cantonale, "si potrebbero introdurre in aggiunta a questa proposta, come già fatto da qualche comune, degli incentivi proporzionali al reddito", concludono.